Arrivano importanti (ma parziali) novità sulla guerra in Ucraina con il presidente Volodymyr Zelensky che nella giornata di ieri – durante il forum sull’indipendenza che si sta tenendo a Kiev – ha detto di avere pronto quello che lui stesso definisce “un piano per la vittoria“: i dettagli – e ci arriveremo a breve – sono pochi, ma potrebbe trattarsi di un importante passo avanti per arrivare quanto meno a tavolo delle negoziazioni più volte richiesto dall’occidente nella più totale indifferenza di entrambe i contendenti che mirano (piuttosto) a raggiungere obiettivi di fatto irrealizzabili.
I contenuti del piano per la vittoria di Zelensky sono – forse ovviamente – in larghissima parte segreti e verranno illustrati nel dettaglio tra qualche giorno solamente al presidente degli Stati Uniti Joe Biden, oltre che alla sua vice Kamala Harris e al candidato per la presidenza Donald Trump; ma alcuni piccoli dettagli sono già stati anticipati dal presidente ucraino in conferenza stampa, a partire dal fatto che la recentissima incursione nella regione di Kursk sarebbe una parte fondante di quel piano.
Oltre a questo, secondo Zelensky parte delle sue carte mirano a far entrare l’Ucraina nel sistema globale della sicurezza, così come non manca neppure un capitolo dedicato al ruolo che l’occidente dovrebbe giocare nel portare la Russia al tavolo delle negoziazioni e – infine – un qualche ignoto “aspetto economico“: di certo (insomma) si sa solamente che dovremo attendere fino a settembre per sapere nel dettaglio il piano del presidente ucraino.
Zelensky torna all’attacco: “L’Occidente deve darci il via libera completo all’uso delle armi sul territorio russo”
Una novità insomma – come dicevamo già in apertura – solamente parziale; mentre dal conto suo Zelensky dal forum sull’unità è voluto tornare a parlare anche dell’attuale situazione sul campo di battaglia, rinnovando il suo invito ai partner a permettere l’uso delle armi occidentali anche sul territorio russo per far progredire – da un lato – l’avanzata a Kursk e sfondare le linee di Belgorod e – dall’altro lato – garantire una piena difesa del territorio del Donbass, sempre più controllato dalle truppe russe.
Parte del discorso di Zelensky – infine – è stato dedicato anche alle recenti indiscrezioni secondo cui tra Ucraina e Russia si stava per aprire una trattativa segreta in Qatar, deragliata proprio a causa dell’incursione a Kursk: tesi avanzate dal Washington Post e negate dal presidente ucraino che ha definito “l’operazione [in Russia] e la riunione in Qatar questioni assolutamente scollegate tra loro”.