Si sta diramando l’allerta per una epidemia che sta interessando soprattutto gli ovini: si tratta di un virus che è stato battezzato ‘lingua blu‘. In Sardegna, come si apprende dall’Ansa, ci sarebbe la maggiore concentrazione. Secondo i dati forniti dall’osservatorio epidemiologico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale sono stati registrati 360 focolai e sarebbero oltre 10 mila i capi infetti. Non si tratterebbe di una nuova malattia, che puntualmente ogni anno si ripresenta, ma sta preoccupando il numero elevato di contagi e la diffusione anche in alcuni paesi europei, tra cui Germania, Belgio e Paesi Bassi.
La malattia della lingua blu risulta essere altamente contagiosa tra gli ovini ma anche altre tipologie di bestiame potrebbero esserne sensibili, come bovini e lama. Questo ha portato, in alcune zone anch’esse colpite dalla diffusione di questo virus, come in Lombardia, al divieto delle manifestazioni fieristiche con presenza di animali sensibili alla Febbre Catarrale degli Ovini (detta appunto ‘lingua blu’).
LINGUA BLU: COME SI MANIFESTA
La malattia della lingua blu è considerata potenzialmente fatale ma non ci sono pericoli di contagio per l’uomo. Il virus è molto infettivo tra gli ovini e gli altri animali soggetti e viene trasmesso attraverso un insetto vettore. I sintomi principali passano dalla febbre, alle ulcere, fino ad arrivare alle emorragie. Il nome “lingua blu” deriva dall’evoluzione dei casi più gravi di contagio nei quali la lingua si gonfia, assumendo un colore blu cianotico e fuoriuscendo anche dalla bocca dell’animale.
In Sardegna la malattia è ormai considerata endemica essendo ormai costantemente presente su quasi tutto il territorio regionale. Per cercare però di contenere, per quanto possibile, la diffusione, l’Asl di Oristano fa sapere che il servizio di Sanità Animale “ha già disposto un provvedimento sanitario per ridurre il rischio di un’ulteriore diffusione della blue tongue nelle zone non ancora interessate dalla circolazione virale attraverso il controllo delle movimentazioni di animali di specie sensibili alla malattia“.