Nuovi spari in quel della Germania, questa volta a Monaco di Baviera, una delle città più note della nazione teutonica. Stando a quanto riferisce TgCom24 nella sua edizione online, l’episodio sarebbe avvenuto di preciso vicino al Museo e Centro di documentazione nazista e al consolato israeliano, entrambi situati nel centro della città bavarese.
Non è ben chiaro se vi siano dei feriti ma si sa invece che l’assalitore è stato individuato dalla polizia, nel frattempo giunta sul luogo segnalato, dopo di che sarebbe stato ferito gravemente, evidentemente perchè ritenuto altamente pericoloso. Nel contempo le forze dell’ordine hanno invitato le persone residenti a non uscire di casa, evitando la zona. Secondo i media tedeschi non è da escludere che l’episodio sia collegato all’anniversario dell’attentato alle olimpiadi del 1972, avvenute proprio a Monaco, quando andò in scena un attentato nei confronti di alcuni atleti israeliani. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
Ultime notizie, Sangiuliano: “Presentato le dimissioni, ma sono state respinte”
Le ultime notizie di oggi si aprono con il caso Sangiuliano-Boccia. Nella serata di ieri è uscito allo scoperto il ministro della cultura, intervistato dai microfoni del Tg1. Si è soffermato ovviamente sul caso Boccia, che imperversa da giorni, e a riguardo l’esponente del governo Meloni ha spiegato di aver già rassegnato le dimissioni ma che sono state al respinte.
Ha inoltre assicurato che alla sua collaboratrice non è mai pervenuto un euro del ministero, e di essere legato affettivamente alla stessa, ma di non essere comunque ricattabile, per poi chiedere scusa alla propria moglie. Nel contempo è arrivata la replica della stessa assistente, che continua a tirare dritto per la sua strada e che via Instagram ha spiegato: “Iniziamo a raccontare bugie”.
Ultime notizie, regolamento di conti fra ultras dell’Inter
Nella giornata di ieri Andrea Beretta, capo ultrà dell’Inter, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Antonio Belloco, altro tifoso nerazzurro, considerato legato alla ndrangheta. Secondo quanto emerso nella mattinata di ieri, 4 settembre, la vittima avrebbe sparato ad Andrea Beretta in quel di Cernusco sul Naviglio dopo di che lo stesso Beretta avrebbe colpito Bellocco con un coltello, uccidendolo.
Beretta, 49enne ricoverato in ospedale, è stato in seguito arrestato per il presunto omicidio del 39enne Bellocco, e non vi sarebbero altre persone coinvolte secondo quanto scrive TgCom24.it. Al momento Beretta si trova presso l’ospedale San Raffaele di Milano, dove è giunto in codice giallo per una ferita d’arma da fuoco, fortunatamente non grave, alla gamba. L’assassinio è avvenuto in via Besozzi a Cernusco, aperta una indagine.
Ultime notizie, 17enne accoltella padre a Quartu Sant’Elena
Un altro minorenne finisce agli arresti dopo la terribile vicenda di Paderno Dugnano: un 17enne è stato arrestato, accusato di aver colpito con un coltello il padre. L’episodio, conclusosi fortunatamente senza alcuna vittima, è avvenuto in Sardegna, precisamente nella nota località di Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari.
Secondo la ricostruzione, il 17enne avrebbe colpito alle spalle il padre 40enne, danneggiando quindi i mobili della casa e poi minacciando anche la mamma. In seguito sono intervenute le forze dell’ordine che hanno arrestato il giovane con l’accusa di lesioni: il padre 40enne è stato ricoverato in codice rosso ma non è in pericolo di vita.
Ultime notizie, due alpinisti italiani morti sulla Marmolada
Tragedia sulla Marmolada, la vetta più alta delle Dolomiti, dove due alpinisti italiani sono morti. Partiti ieri, avrebbero dovuto fare ritorno alla base dopo qualche ora ma il ritardo ha fatto allertare i parenti dei due, a cominciare dalla moglie di uno degli alpinisti, che ha subito avvisato le autorità.
Le ricerche sono scattate stamane con le prime luci, e una volta individuati i due alpinisti è stata effettuata la macabra scoperta: entrambi erano deceduti e non vi era più nulla da fare. Sono durate diverse le ore le operazioni di recupero dei due corpi senza vita, per via della zona impervia dove sono finiti entrambi.