Il contratto dei bancari riceverà un aumento in busta paga. L’incremento del salariale non è distribuito in un’unica soluzione ma in diverse tranche. La prima risulterebbe già pagata (insieme agli arretrati), per un totale di 1.250€.
L’aumento sarà valido già da settembre e coinvolgerà ben 270.000 lavoratori del settore bancario. I principali soggetti beneficiari sono i dirigenti del settore Credito (Casse rurali, BCC e artigiane) il cui rinnovo CCNL prevede un aumento di 435€ lordi mensili (suddivisi in quattro soluzioni).
Contratto bancari: cosa contiene il rinnovo?
Il rinnovo del contratto bancari non solo prevede l’aumento dello stipendio (attivabile già da questo mese di settembre 2024), ma anche altri elementi indispensabili quali:
- Accordi sugli orari di lavoro;
- Durata triennale del contratto in essere;
- Gestione della banca digitale e delle nuove tecnologie;
- Mobilità;
- Trasferimenti;
- Utilizzo del Fondo occupazione;
- Ripristino base di calcolo del trattamento di fine rapporto,
- Formazione, malattia e maternità.
Come accennavamo agli inizi nel contratto viene riportato l’aumento salariale che però viene suddiviso in 4 tranche:
- 250€ Pagati a dicembre 2023 (ovvero il 57,5%);
- 100€ da pagare a settembre 2024 (il 23%);
- 50€ A giugno del 2025 (l’11,5%);
- 35€ A marzo del 2026 (l’8%).
Incrementi retributivi nel CCNL Credito per livello
Il quadro direttivo prospetta delle variazioni a regime (a partire dal marzo del 2026) come mostrato di seguito:
- Quarto livello QD4 da 4.575,56€ a 5.160,06€;
- Terzo livello QD3 da 3.899,01€ a 4.396,88€;
- Il secondo livello QD2 da 3.483,38€ a 3.965,48€;
- Il primo livello QD1 da 3.283,73€ a 3.743,21€.
Terza area professionale
- Quarto livello: da 2.906,90€ a 3.341,90€;
- Terzo livello: da 2.684,20€ a 3.059,49€;
- Secondo livello: da 2.535,88€ a 2.890,41€;
- Primo livello: da 2.405,97€ a 2.742,34€.
Ripristino del TFR
Anche la base su cui viene calcolato il TFR è stata ripristinata al 100%. Dal 2012 infatti, essa era stata ridotta, mentre dal 2019 era stata rivalutata solo in parte, e poi dall’1° luglio 2023 è rientrata a pieno regime.
Orario di lavoro ridotto
Il rinnovo dei contratti bancari riduce anche l’orario di lavoro. La novità sta nelle 37 ore settimanali che sono più in linea con lo stipendio.