All’alba dei suoi 70 anni la cantautrice Alice – all’anno Carla Bissi – si è raccontata in una lunga intervista per il Corriere parlando della sua lunghissima carriera (iniziata quando aveva solamente 15 mesi di vita), del suo rapporto con la spiritualità e dell’eterna amicizia con il compianto Franco Battiato che nel lungo elenco di persone e colleghi che l’hanno aiutata ad ottenere la fama che effettivamente merita occupa una posizione certamente privilegiata.
Partendo – quasi naturalmente – dalle origini, Alice ha spiegato di aver sempre avuto “una spiccata predisposizione musicale” e ricorda con un grande piacere e non poca emozione quando all’età di 15 mesi “davanti al presepe mia madre mi spronò e cantai le canzoni che conoscevo: ‘Tu scendi dalle stelle’ e un’altra” avviandosi definitivamente su quello che sarebbe diventato – a tutti gli effetti – il percorso che ha caratterizzato la sua intera vita lavorativa.
Ma un riferimento da parte di Alice non può che andare anche a quel brutto incidente di cui fu protagonista quando aveva solamente 12 anni e venne spinta – anche se confessa “non so [da] chi” – vicinissima ad un treno di passaggio: “Lo choc fu tale – racconta e ricorda oggi – che faticati anche a tornare a casa [e] per un anno e mezzo non cantai più“; ma riuscì fortunatamente a riprendersi grazie ad “una cantante lirica [che] a furia di vocalizzi e suoni strazianti” la aiutò a “ricostruire la voce nota per nota”.
La carriera di Alice e il ricordo a Franco Battiato: “Un vulcano di energie e un magnete straordinario”
Da quel potenzialmente tragico incidente Alice ha preso in mano la sua vita ed è riuscita a raggiungere i primi successi, fino a quando diversi anni più tardi non si trovò quasi costretta a rifiutare un contratto con tour mondiale offertole dalla Capitol Music; ma ripensandoci oggi sottolinea di non essere particolarmente interessata a “come sarebbe stata la mia vita se avessi detto di sì” soprattutto perché all’epoca rinunciò “a qualcosa che per me non era prioritario e non lo è mai stato”.
E da quella rinuncia si passa subito a Battiato che Alice racconta di aver conosciuto “nel 1979” quando lo incontrò per caso e gli chiese “un giudizio, se aveva senso che continuassi o no” lasciandogli “una cassettina che avevo registrato” e che una settimana più tardi si tramutò nella promessa di “fare un disco insieme” che si è poi – effettivamente – realizzata; mentre ricordando la persona oltre all’artista ne parla come “un vulcano di energie, un magnete straordinario” che sapeva sempre mostrare il suo “senso dell’umorismo” sapientemente mixato ad una ferma serietà, ma senza mai essere “serioso”.
Alice: “A Medjugorje ebbi il privilegio di assistere ad un’apparizione”
Dalla carriera – poi – Alice passa alla spiritualità che l’ha sempre accompagnata per tutta la vita, tanto che oggi non fatica a sottolineare di aver provato le emozioni “più intense [ed] elevate” cantando “nei luoghi sacri” e mentre sulla sua ricerca spirituale confessa di essersi “posta delle domande molto giovane” e di aver trovato le prime risposte grazie al “libro ‘Incontri con uomini straordinari’ di Gurdjieff” e all’incontro con “Henri Thomasson”; il momento più alto di questa eterna ricerca su quando a Medjugorje – “nonostante si sentissero le cannonate e ci fosse il coprifuoco” – fu tra i fortunati ad avere “il privilegio di assistere a una [apparizione]“.
Infine, un piccolo pensiero va anche al marito Francesco Messina – del quale parla come del “mio compagno di vita da 40 anni” – per confessare che non aver fatto figli “mi è dispiaciuto per parecchio tempo“, salvo poi averlo “accolto come un dato di fatto”; così come seppur non si siano mai sposati in pompa magna sottolinea di averlo “fatto spiritualmente a Catania nel 1984” in un “processo per gradi” iniziato fin da quando si conobbero quattro anni prima.