Ripartono le lezioni e in molte zone d’Italia, la campanella suonerà prima del previsto rispetto a quanto stabilito invece dalle singole Regioni e dal relativo calendario scolastico. Molti istituti hanno infatti deciso di partire qualche giorno prima in modo da guadagnare alcuni spazi da poter spendere durante l’anno. Questo perché, come spiega Il Messaggero, durante l’anno scolastico 2024-2024 ci saranno molti ponti e stop della didattica e per questo motivo, le scuole potranno concedere più di qualche pausa ai loro alunni. A Roma e nel Lazio, ad esempio, si è deciso di cominciare l’11 e il 12 settembre, rispetto a quanto stabilito nel calendario scolastico regionale che invece prevedeva come inizio il 16 settembre.
Le scuole non sono obbligate a rispettare il calendario regionale: possono infatti decidere di anticipare la data in base alle loro esigenze, grazie alla propria autonomia. La situazione della Capitale è la stessa di Milano, dove il calendario prevede che le scuole partano il 12 settembre ma molti istituti si sono organizzati per cominciare qualche giorno prima. Così facendo, secondo i dirigenti scolastici, ci si può concentrare ancora meglio sull’accoglienza dei nuovi iscritti, che avranno più tempo per ambientarsi. Nel capoluogo meneghino, infatti, la prima elementare del Pizzigoni comincerà il 9 settembre, così come il liceo artistico Brera: l’istituto comprensivo Pezzani vedrà suonare la campanella il 10. In anticipo l’inizio della scuola anche al Cattaneo, al Parini e al Pareto.
Calendario scolastico, si comincia prima per dare spazio ai ponti
Gli studenti torneranno sui banchi di scuola in anticipo ma il calendario scolastico è comunque favorevole. Le vacanze saranno infatti tante, in virtù dei ponti e dei weekend che vanno a legarsi alle feste religiose. Ad esempio le vacanze di Natale cominceranno venerdì 21 dicembre e andranno avanti fino al 7 gennaio, mentre quelle di Pasqua sono in programma da giovedì 17 aprile fino a martedì 22 aprile. Per il 25 aprile è previsto un ponte, dal giorno della Liberazione fino a domenica 27. Stop anche per quanto riguarda il 1 maggio: ci si ferma il giovedì della festa dei lavoratori fino a domenica 4 maggio.
Come spiegato da Cristina Costarelli, dirigente scolastica e presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio, la rimodulazione del calendario permette di migliorare l’offerta formativa. A Il Messaggero, ha aggiunto: “Questo serve per evitare le assenze degli studenti concentrate in alcuni momenti in cui le famiglie possono decidere di partire. Tutto avviene nel rispetto del numero minimo di giorni di lezione”.