Geert Wilders, politico olandese fondatore del Partito per la Libertà, a Cernobbio per il “Forum The European House – Ambrosetti” ha rilasciato un’intervista a La Stampa. Il leader dell’estrema destra ha parlato della Commissione Europea, che a suo dire non rispetterebbe gli equilibri del voto di giugno: “I Verdi hanno perso le elezioni eppure la Commissione di Ursula von der Leyen sta continuando su quella linea e non è l’unico aspetto. È per questo che credo che gli Stati nazionali debbano continuare a farsi rispettare come stanno facendo Meloni e Orbán”.
Dopo la richiesta di Volodymyr Zelensky agli alleati di dare il via libera per colpire militarmente la Russia, l’olandese ha sottolineato: “Il nostro governo ha deciso di supportare l’Ucraina militarmente ed economicamente, ed è ciò che voglio fare”, ma non senza senso critico. Dopo un incontro con Zelensky, infatti, Wilders ha spiegato di aver parlato con il presidente ucraino della questione della corruzione in Ucraina e di quanto è successo al gasdotto Nord Stream, sabotato. I due leader hanno discusso anche del fatto che molti uomini abbiano trovato rifugio in Olanda nonostante “dovrebbero essere nel loro Paese per aiutare e combattere o fare qualcosa per ricostruire”.
Wilders: “X non va chiuso, la Commissione Europea sbaglia”
Geert Wilders, sulle pagine de La Stampa, ha affermato che “è inaccettabile che la Russia abbia invaso una nazione sovrana” ma nonostante ciò non andrebbe permesso a Kiev di fare ciò che vuole con le armi, “perché nessuno vuole un’escalation inutile”. Parlando invece di libertà di espressione, l’olandese si è detto d’accordo con Elon Musk: “Credo che ci siano effettivamente forze che vogliono limitare la libertà di parola su X“. Secondo il leader del Partito per la Libertà, la “Commissione europea sta cercando di fare qualcosa di diverso con la scusa delle fake news”.
Il politico olandese non si è detto d’accordo con la legge sulla trasparenza che sta portando avanti Bruxelles contro le notizie false: “Penso che quello che stanno facendo sia totalmente sbagliato. Lo abbiamo visto nel Regno Unito, ma anche in altri Paesi: la discussione su come preservare la libertà di parola sta andando nella direzione sbagliata. Non commettiamo l’errore di chiudere X”.