Il bonus autonomi può essere goduto dai titolari di P.IVA che durante gli anni addietro hanno avuto una perdita dei ricavi rispetto ad un determinato periodo dell’anno. Per poter ricevere l’indennità da 800 euro è indispensabile soddisfare delle condizioni specifiche.
La prima sperimentazione di questa indennità – nota come ISCRO – è stata istituita e fondata dall’INPS già nel 2023. L’obiettivo è aiutare i lavoratori autonomi che nel tempo hanno avuto delle difficoltà finanziarie comprovabili.
Bonus autonomi: 6 requisiti da soddisfare
Il bonus per gli autonomi va richiesto dai lavoratori con partita IVA che hanno avuto dei cali importanti di fatturato. Ecco quali sono i requisiti da soddisfare:
- Iscrizione alla gestione separata INPS: se il lavoratore autonomo non è iscritto a questa gestione separata, allora l’INPS non è dovuta ad elargire l’indennità.
- Nessuna titolarità di pensioni: non è ammessa l’indennità verso chi percepisce ulteriori forme pensionistiche obbligatorie.
- No ai sostegni al reddito: NASpI, assegno di Inclusione, DIS-COLL o ALAS, sono soltanto alcune delle indennità non ammesse.
- Nessun compenso politico: in caso di cariche politiche non è possibile accedere al bonus.
- Reddito da lavoratore autonomo: Il reddito proveniente da lavoratore autonomo dichiarato nell’anno prima dell’invio della domanda dev’essere minore al 70% della media dei redditi dei due 2 anni precedenti. Questo reddito non dev’essere oltre i 12 mila euro.
- Attività regolare: è indispensabile essere in regole con i contributi previdenziali e la P.IVA deve risultare attiva.
Modalità e importo del bonus
L’importo del bonus INPS può variare: si parte da un minimo di 250€ fino ad un massimo 800€ e per un un periodo che non può superiore i sei mesi da quando viene riconosciuto.
La variazione dipende dalla percentuale dell’indice ISTAT (per quest’anno è stata il 5,4%).
Il bonus per gli autonomi può essere ottenuto da coloro che hanno perso del fatturato (nonostante l’impegno alla flat tax).