Sul concordato preventivo biennale finalmente sono state pubblicate le prime linee guida operative che consentiranno ai contribuenti in regime forfettario di poter calcolare l’indice di affidabilità (ISA) e poter trovare una “tregua fiscale” con il fisco italiano.
A regolamentare le istruzioni è la circolare 18 firmata nella giornata di ieri (martedì 18 settembre 2024) dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. La prassi è stata stilata nell’ipotesi della prima applicazione 2024 – 2025.
Concordato preventivo biennale suddiviso in 4 parti operative
Finalmente l’Agenzia delle Entrate ha stilato il documento operativo sul concordato preventivo biennale. Al suo interno si legge una specifica prassi da dover rispettare per poter essere in regola e riuscire nel 100% dell’operazione:
- Fase introduttiva: mostra minuziosamente gli aspetti dell’istituto del Cpb di natura più generica, validi per tipologia di contribuenti (paragrafi 1 e 2);
- Illustrativa: è la fase in cui si illustrano distintamente le disposizioni rispettivamente riferibili ai contribuenti che applicano gli indici di affidabilità e a coloro che aderiscono al regime forfetario (paragrafi 3 e 4);
- Terza fase per le attività di controllo (paragrafo 5);
- Conclusione: qui vengono concessi i chiarimenti su quesiti dalle Organizzazioni di categoria, case produttrici di software gestionali per gli organi di stampa e adempimenti fiscali (paragrafo 6).
Ribadiamo che i soggetti ammessi sono tutti coloro che hanno aderito al regime forfettario e che applicano gli ISA al fine di instaurare un rapporto pacifico con il fisco italiano, determinando a monte il reddito d’impresa presunto così da poter pagare le imposte secondo quanto stimato.
L’obiettivo è apparire in regola, chiaro e trasparente nei confronti del fisco italiano, così da evitare inutili posizioni debitorie con le conseguenze che potrebbero nascere in un secondo momento. L’accordo decade autonomamente qualora il contribuente avesse a carico delle condanne per reati.
L’adesione è valida b e non oltre il 31 ottobre 2024 si per i contribuenti ISA sia per i forfettari che possono accordarsi autonomamente grazie al servizio Redditionline.