Nello Musumeci è intervenuto sulla vicenda relativa all’alluvione in Emilia Romagna. Ogni qualvolta c’è un alluvione, questa Regione si spezza in due, con danni e disgrazie atroci che non dovrebbero più esistere.
A Radio 24 il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare ha spiegato che vorrebbe approfondimenti sui fondi economici che puntualmente lo Stato eroga a favore della Regione Emilia Romagna per mettere le strade e le infrastrutture in sicurezza.
Alluvione Emilia Romagna: perché è sempre un disastro?
Mentre il maltempo non cessa in Emilia Romagna diramando l’allerta rossa in tutta la Regione, c’è chi come Nello Musumeci che riflette su un problema politico, nazionale ed economico. A Radio 24 ha rilasciato una considerazione importante su quanto avviene spesso in questa Regione del Nord Italia:
In 10 anni la Regione ha avuto circa 600 milioni per mettere insicurezza il territorio. Se ogni volta che piove in Emilia-Romagna succede il finimondo, è chiaro che qualcosa non torna.
Il ministro desidera conoscere le spese che la Regione ha sostenuto dopo aver ricevuto dei fondi per poter strutturare e mettere in sicurezza il territorio. Dice più spesso che non è un’accusa, ma un principio essenziale per poter programmare e pensare a nuove soluzioni.
Musumeci conclude sostenendo che lo Stato non è più intenzionato a stanziare altri fondi se non prima si avvia un confronto con la Regione, comprendendo dove e in che modo sono stati spesi i soldi ad oggi erogati a suo favore.
L’obbligo assicurativo
Ma le novità non finiscono qui, infatti Nello Musumeci in occasione dell’edizione 2024 dell’High-Level Insurance Conference, evento organizzato dall’Ania in collaborazione con la presidenza italiana del G7, ha confermato la volontà di voler imporre la sottoscrizione della polizza assicurativa sulle abitazioni contro le catastrofi naturali.
Il ministro conclude sostenendo che lo Stato non può essere l’unico a sentirsi in obbligo di prevenire e salvare i territori dai rischi naturali, occorre più impegno da parte dei cittadini.