Il Governo sta lavorando alla Manovra 2025 e la soluzione al momento sarebbe quella di tagliare le tasse (o comunque ridurle) anche per il ceto medio (i vantaggi saranno da destinare ai lavoratori con redditi fino a 60 mila euro).
Dopo il primo intervento apportato nel 2024, anche per il 2025 l’idea è quella di ridurre ancora una volta gli scaglioni Irpef così da abbattere il peso delle imposte fiscali.
Manovra 2025: gli obiettivi di Maurizio Leo
Sulla Manovra 2025 il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha speso del tempo al Telefisco del Sole 24 ore, sostenendo le volontà di alleggerire i contribuenti italiani dal peso attuale delle tasse. Ma non solo, perché l’idea sarebbe quella di continuare gli sgravi Irpef grazie all’ex bonus Renzi e garantire il taglio del cuneo fiscale.
I tagli del cuneo fiscale si traducono in sconti sulle trattenute previdenziali per i dipendenti che percepiscono redditi entro un massimo di 35.000€.
La prima proposta effettiva riguarda la riduzione delle aliquote Irpef per i lavoratori che percepiscono redditi tra i 28.000€ e i 60.000€. Maurizio Leo spiega di voler introdurre l’applicazione dell’imposta massima (al 43%) soltanto per i redditi che vanno oltre i 60 mila euro, mentre fino a questa soglia l’Irpef arriverebbe al 33%.
Il Viceministro dell’Economia afferma inoltre:
Se possibile vediamo di andare più in là, allargando lo scaglione a 60.000 euro e togliendo così 10.000 euro all’aliquota maggiore del 43%.
Il tesoretto extra gettito
Grazie alle molteplici entrate tributarie (che hanno oltrepassato le aspettative), il tesoretto extra gettito sta crescendo positivamente, permettendo all’Erario nuovi spazi di manovra in bilancio. Rispetto al Documento di economia e finanza di aprile, attualmente sul piatto ci sarebbero 3 miliardi di euro in più.
Il problema però, è che tali fondi non potranno essere inseriti nella Manovra 2025 perché le disponibilità sono limitate al 2024.
Forza Italia ad esempio, vorrebbe espandere la flat tax e i vantaggi fiscali alla maggior parte delle partita IVA (tutelando sempre coloro che si trovano nel regime forfettario).