L’umorismo unico di Enrico Brignano è entrato con piacevole prepotenza oggi nello studio di Domenica In: l’attore è stato accolto con un video riassuntivo di una carriera oggi brillante e che lui oggi ha ben chiara nella sua definizione. “La mia carriera non è stata fulminante a differenza di come accade oggi, nemmeno osteggiata; spesso si sentono racconti di amarezza, di persone che hanno dovuto faticare. Per me è stato tutto passo dopo passo, non mi sono nemmeno reso conto”.
Proseguendo nelle battute iniziali, Enrico Brignano non poteva che raccontare dei passi antecedenti alla sua carriera da attore menzionando il parere dei suoi genitori. “Chi ha creduto in me all’inizio? Mio padre voleva che continuassi l’attività di frutteria. Io però dissi di voler lavorare in fabbrica come tecnico per le industrie meccaniche, presi anche il diploma come congegnatore. I miei genitori erano contenti, il mio papà in particolare mi disse: ‘Tanto la pensione te la danno a 60 anni, ti conviene continuare a studiare così non ci arrivi da ignorante’”. L’attore ha poi spiegato. “Poi un pomeriggio vidi questo programma su Rai Due con Gigi Proietti che partecipava con gli allievi della sua scuola. Io lo vidi e dissi a mia madre che volevo provare anche io… Dopo un po’ di resistenze sia lei che mio padre si dimostrarono aperti a questa prospettiva”.
Enrico Brignano e la ‘volta buona’ con Gigi Proietti: “Quando parlo di lui…”
Enrico Brignano – sempre a Domenica In – ha poi spiegato come nel suo percorso di gavetta, prima di arrivare al sodalizio con Gigi Proietti e al grande successo di oggi, abbia dovuto far fronte a diverse porte chiuse. “Come ho fatto a non arrendermi? A casa mia niente era dato per scontato, avevo una corazza bella forte…”. L’attore si è poi addentrato nel racconto del primo provino per la scuola del compianto e iconico Gigi Proietti. “Al provino vinse la ‘Stazione Termini’, cioè i dialetti italiani. Io li conoscevo perchè nei miei viaggi in treno c’erano persone di tutte le zone d’Italia”.
A proposito del rapporto con Gigi Proietti e dello spettacolo in suo onore che a breve lo vedrà protagonista in teatro, Enrico Brignano ha raccontato: “Con Gigi Proietti ci sono stati alti e bassi, ma l’amore che ho provato per lui è inspiegabile; quando parlo di lui parlo con il cuore, non con la testa. C’è una cosa in particolare che mi commuove, cioè il fato. Mi sono detto: ‘Questo spettacolo se non lo faccio adesso che ho 60 anni, quando lo faccio’… Gigi Magni mi regalò i manoscritti dei ‘7 re’, io me ne ero dimenticato e l’ho scoperto 10 giorni fa, io l’ho interpretato come un segno”.