C’è un nuovo interessante studio contro l’antibiotico resistenza, un nuovo possibile farmaco che sta dando dei risultati molto promettenti. Ne scrive Il Fatto Quotidiano attraverso il suo sito web, riportando il nome del medicinale, leggasi AD1b, individuato da alcuni ricercatori dell’istituto di Nanoscienze di Marsiglia, in Francia, a cui hanno partecipato anche diversi altri scienziati, come quelli dell’università degli studi di Trieste.
Purtroppo l’antibiotico resistenza è un male che causando ogni anno migliaia di morti in Italia e milioni in tutto il mondo. Ieri ne ha parlato il professor Garattini sottolineando quanto sia pregnante la situazione e cosa bisognerebbe fare per risolverla, a cominciare appunto da individuare nuovi farmaci. Ecco perchè le notizie che giungono da Marsiglia sono assolutamente positive, riportando anche le dichiarazioni di Sabrina Prici, una delle ricercatrici che ha partecipato alla sintetizzazione dell’AD1b.
ANTIBIOTICO RESISTENZA E AD1B: I RISULTATI PROMETTENTI
Stando alla stessa, alla luce dei numerosi batteri diffusi in tutto il mondo e che stanno divenendo sempre più resistenti agli antibiotici, si è reso necessario sviluppare dei nuovi agenti che fossero in grado di uccidere questi ospiti indesiderati, e nel contempo che siano assimilabili dall’uomo, oltre che non provochino ulteriore antibiotico resistenza. Non è stato ovviamente semplice ma l’AD1b appare decisamente promettente e soprattutto efficiente contro tutti i batteri più diffusi.
Il Fatto Quotidiano sottolinea come il farmaco interagisca con il batterio in una maniera totalmente innovativa, visto che si lega ai fosfolipidi della membrana dello stesso batterio e poi la distrugge, facendo quindi collassare il batterio, senza che però vengano danneggiate le cellule sane del nostro organismo, evitando così che si crei l’antibiotico resistenza. Stando a quanto riferito da una nota dello studio, i test preclinici hanno evidenziato risultati positivi, e soprattutto una bassissima tossicità, di conseguenza l’AD1b è perfettamente assimilabile dall’uomo, senza che ne causi dei danni. Anche i test condotti in vivo hanno confermato quanto di buono fatto vedere in precedenza, negli animali infetti.
ANTIBIOTICO RESISTENZA E AD1B: IL PROSSIMO STEP SONO I TEST SULL’UOMO
Ora ci si aspetta che la molecola venga testata anche sull’uomo e secondo la ricercatrice di Trieste, Preci, se i test dovessero risultare ancora una volta positivi, a quel punto si aprirebbero le strade per nuove terapie, più sicure e mirate, e nel contempo, si riuscirebbe a contrastare la piaga dell’antibiotico resistenza.
A questo punto ci si aspettano i prossimi passi, che saranno i test sull’uomo approfonditi, fino ad una eventuale approvazione da parte dell’agenzia europea del farmaco e poi di riflesso dell’Aifa, l’agenzia italiana. La speranza è che si possa arrivare alla produzione dell’AD1b, se le cose dovessero andare come previsto, nel giro di breve tempo, visto che gli esperti sottolineano come la piaga della resistenza batterica peggiora di anno in anno, e se non dovesse arrestarsi potrebbe sterminare gran parte della popolazione mondiale nei prossimi decenni.