ALEX MARANGON, UN POST SOCIAL DIVENTA UN CASO
Mentre la procura continua a indagare sulla morte di Alex Marangon, il padre del 25enne trovato morto il 4 luglio scorso, dopo aver preso parte a un rito sciamanico nei pressi di Vidor, è finito al centro di una polemica che ha placato intervenendo pubblicamente. Il caso è scoppiato dopo la pubblicazione di un post sulla pagina Facebook aperta per chiedere verità e giustizia per il figlio.
Luca Marangon aveva allegato alcune foto relative alle scritte ritrovate alla base dell’abbazia dove era stato il figlio e rivolte proprio a lui. I messaggi, scritti a pennarello o incisi sulle pietre, sono accomunati dalla richiesta di scoprire cos’è successo la sera in cui il giovane è scomparso per poi essere ritrovato morto tre giorni dopo.
Tra quelle foto ce n’erano due, però, con minacce e insulti al conte Giulio Da Sacco, il quale aveva già preso l’iniziativa, tramite il suo legale, di sporgere denuncia contro ignoti. La pubblicazione di quelle immagini ha suscitato l’irritazione della famiglia Da Sacco, ma poi è intervenuto il padre di Alex Marangon con un post di scuse in cui ha chiarito di non voler essere promotore di alcuna istigazione alla violenza.
LE SCUSE DI LUCA MARANGON AL CONTE DA SACCO
Il padre di Alex Marangon si è, quindi, scusato per aver pubblicato le immagini ricevute da Vidor in blocco, senza rendersi conto che alcune erano riferite al conte, cosa che ha constatato in un secondo momento e che lo ha spinto a toglierle. Oltre a smarcarsi dall’istigazione alla violenza, Luca Marangon si è detto fiducioso riguardo il lavoro che sta svolgendo la procura. Poche parole per archiviare la questione e placare gli animi. Sono state apprezzate, infatti, dal conte Giulio Da Sacco, come ha avuto modo di confermare il suo legale.
Infatti, l’avvocato Cesare Dal Maso al Gazzettino ha spiegato che stavano effettivamente riflettendo sulle possibili azioni da intraprendere, pur sperando in un gesto di quel tipo, che poi è arrivato. D’altra parte, la famiglia del conte comprende il dolore dei genitori di Alex Marangon. Tutte le parti coinvolte sono, dunque, in attesa delle indagini della procura, che procede per omicidio volontario. Negli ultimi giorni sono emerse indiscrezioni sui risultati degli esami tossicologici, ma servono quelli completi per fare più chiarezza su un quadro che resta complicato.