C’è chi vive il mondo della tv e dello spettacolo da protagonista, e chi non si accontenta e cerca di rivoluzionarlo: si potrebbe riassumere così il ruolo di Giovanni Minoli nel corso di una carriera dai mille volti, dagli innumerevoli impegni, tutti vissuti con passione e con l’ambizione di dettare nuove linee capaci di dettare intuizioni e possibilità anche per le generazioni future. Giornalista, autore, conduttore televisivo ma anche dirigente e scrittore; impegnato a 360 gradi, Giovanni Minoli è l’artefice di buona parte delle fattezze del piccolo schermo per come lo conosciamo oggi.
Diversi sono i programmi iconici che portano la firma di Giovanni Minoli, soprattutto negli anni ‘90: da Mixer a Quelli della notte, passando per Blitz e quello che è considerato il padre dei reality show, Davvero. Chiaramente, non è solo in questa decade che si percepisce la sua lungimiranza; anche negli anni a seguire, in qualità di autore, darà vita ad alcuni dei programmi di maggior successo senza mai dimenticare la sua passione per il giornalismo e per la conduzione.
Giovanni Minoli, dall’orgoglio per Un Posto al Sole alla malattia: “Un’operazione di 9 ore…”
“Un posto al sole non lo voleva nessuno, ma ha salvato il centro produzione Rai di Napoli… Avevo tutti contro, mi prendo il merito di aver difeso le mie idee. Oggi Un posto al sole è il programma Rai più visto al mondo”. Queste le parole di Giovanni Minoli a Today – come riporta Il Messaggero – in riferimento a quella che forse è la creatura televisiva di cui va maggiormente fiero. A sorridere non è solo la sua carriera, ma anche la vita privata: 50 anni d’amore con la moglie Matilde Bernabei e con una splendida figlia, Giulia.
La caparbietà di Giovanni Minoli si evince anche nei momenti difficili della sua vita, come la malattia. Nel 2019 ha infatti dovuto far fronte a gravi problemi di salute dopo un infarto improvviso. “Mi hanno operato per 9 ore a cuore aperto e impiantato un bypass. Un cardiochirurgo mi disse: ‘Qui ho visto morire papi, presidenti, tutti disperati’” – raccontava il giornalista al Corriere della Sera – “‘Tu invece sereno, tranquillo’…”.