Gli inquirenti stanno ponendo sotto i riflettori una nuova setta, quella di Miggiano, località della provincia di Lecce, in Puglia. Come riferisce il Corriere della Sera attraverso il proprio portale online, un uomo che è entrato in questa setta comandata da un santone che impone l’isolamento e il digiuno, afferma di aver cambiato in maniera radicale la sua vita, isolandosi dal resto del mondo, quindi non avendo più contatti con amici e famigliari, e seguendo tutto ciò che gli viene detto dal leader che si definisce un “discendente diretto di Dio”.
L’adepto è entrato in contatto con la setta di Miggiano dall’agosto del 2023, tramite Facebook, ed ora si è detto intrappolato in una condizione di vita dove prevale l’isolamento e che gli sta facendo aggravare le sue condizioni fisiche. Purtroppo non è la prima volta che riportiamo di sette simili, dove anche le pratiche mediche più comuni vengono ritenute “aria fritta” facendo fare ai propri adepti, tramite una continua opera di manipolazione psichica, cose che in condizioni normali non avrebbero mai fatto.
MIGGIANO, LA SETTA DEL SANTONE: PROCURA APRE INCHIESTA
Ecco perchè la procura di Lecce ha aperto una inchiesta per comprendere meglio se ciò che si fa in questa comunità che si ritrova in un rudere alla periferia di Miggiano, sia tutto illecito o se vi siano gli estremi per qualche irregolarità. La indagini sono scattate dopo che è emersa la storia di un 47enne originario del Salento, (l’uomo descritto sopra), i cui famigliari hanno iniziato a preoccuparsi, rivolgendosi così alle autorità.
I genitori del 47enne erano in particolare preoccupati per la salute del figlio che è affetto da anemia e che di conseguenza deve cibarsi in una maniera particolare: peccato però che nella comunità di Miggiano si pratichi quasi il digiuno così come stabilito dal santone per purificarsi l’anima, e ciò non sarebbe compatibile con la malattia dell’uomo.
MIGGIANO, LA SETTA DEL SANTONE E LE SUE REGOLE
Tra le altre regole stabilite anche il divieto di avere dei rapporti sociali, anche sentimentali e sessuali, ma anche il divieto di lavorare, oltre all’obbligo di lunghi periodo di digiuno totale, anche fino a quattro giorni senza cibo ne acqua. Una condizione di vita che avrebbe portato il 47enne adepto a diventare praticamente anoressico dopo una evidente perdita di peso.
La famiglia si è affidata ad un avvocato che ha presentato una regolare denuncia-querela con l’accusa di violenza privata ai danni del famoso “santone”, visto che lo stesso pare dica ai suoi “fedeli” che qualora non dovessero sottostare alle sue regole andrebbero incontro alla morte dell’anima e ad altri mali indicibili. Vedremo come evolverà questa vicenda delicata nel frattempo il 47enne continua a restare a vivere a Miggiano assieme al santone e alla sua compagna, tra l’altro in un rudere dove non c’è gas e luce e dove probabilmente le condizioni igieniche non siano assolutamente perfette.