Mancano ancora diverse settimane a Sanremo 2025 ma nel salotto di Caterina Balivo si chiacchiera già di quello che potrebbe essere lo spettacolo firmato Carlo Conti senza dimenticare alcuni accenni al passato. Per l’occasione era presente in studio quest’oggi anche Valerio Scanu che, dopo essersi soffermato sulla propria esperienza nella kermesse, si è lasciato andare ad una sonora stoccata nei confronti di Amici 24; il talent che di fatto lo ha portato poi a trionfare proprio al Festival di Sanremo.
“Quando io ho fatto il talent eravamo tutti scappati di casa, persone che avevano solo tanta voglia di cantare come me”, inizia così Valerio Scanu parlando dei tempo in cui partecipò ai provini di Amici di Maria De Filippi, per poi spiegare meglio il concetto: “Quando facevamo i provini, non dovevamo aver fatto praticamente niente, ‘vergini’ dal punto di vista discografico. Ora arrivano nel talent dopo aver partecipato già a Sanremo, conosciuti sui social”. Il cantante sembra dunque non gradire il cambio di ‘strategia’ nella selezione degli allievi ad Amici 24, e forse anche per le edizioni successive alla sua, rincarando il concetto paragonando la sua personale esperienza nel talent.
Valerio Scanu, da Amici 24 a Sanremo 2025: “Se ho presentato la canzone a Carlo Conti? C’è tempo…”
Le parole di Valerio Scanu a La Volta Buona sembrano una sorta di stoccata nei confronti di Amici 24, o meglio; un concetto che in un certo senso critica la scelta di lasciare l’accesso nel talent a giovani che in realtà hanno già alle spalle diverse esperienze discografiche, televisive e musicale. “L’unica cosa che non hanno magari è uno studio dello strumento musicale…”, ha aggiunto il cantante.
Valerio Scanu – sempre a La Volta Buona – ha poi parlato dell’esperienza personale al Festival di Sanremo – ancora oggi è il vincitore più giovane della storia della kermesse – spiegando come sia riuscito con umiltà a gestire il grande successo postumo. Sull’eventuale partecipazione a Sanremo 2025 ha invece spiegato: “Se ho presentato la mia canzone a Carlo Conti, non ancora; c’è tempo fino a novembre…”.