• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
No Result
Vedi tutti i risultati
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati
IlSussidiario.net
No Result
Vedi tutti i risultati

Home » Economia e Finanza » PNRR, IL GUAIO DEI RIMBORSI/ I “costi” difficili da ripagare per l’Italia

  • Economia e Finanza
  • Recovery Fund
  • Politica

PNRR, IL GUAIO DEI RIMBORSI/ I “costi” difficili da ripagare per l’Italia

Int. Nicola Rossi
Pubblicato 12 Ottobre 2024
Cantiere dei lavori del terzo valico ferroviario. Alessandria 21 aprile 2023 ANSA/TINO ROMANO

Cantiere dei lavori del terzo valico ferroviario. Alessandria 21 aprile 2023 ANSA/TINO ROMANO

Le opere del Pnrr procedono, ma bisogna pensare a restituire i soldi alla UE. E a trovare quelli per gestire e mantenere ciò che è stato realizzato

La realizzazione del Pnrr procede speditamente: l’88% dei lavori previsti è già in corso al Nord, mentre al Sud siamo al 69%. Ma c’è un tema che non è stato ancora sufficientemente affrontato in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da oltre 190 miliardi di euro: la restituzione dei fondi all’Unione Europea. Quella di Bruxelles nei nostri confronti, infatti, è un’operazione finanziaria che comporta, da parte nostra, un rientro. Per onorare tale impegno, spiega Nicola Rossi, professore di Economia Politica all’Università di Roma Tor Vergata, dovremo prima di tutto spendere bene ciò che abbiamo ottenuto.


Dazi, i testi USA-UE sono diversi: ecco dove/ Farmaci, acciaio, digitale: “nuovo negoziato per l'accordo”


Solo se le opere realizzate con il Pnrr ci permetteranno di alzare stabilmente il nostro livello di crescita, potremo avere le risorse per ripagare l’UE. Altrimenti saranno guai. Tanto più che gli investimenti fatti spesso e volentieri richiedono altri impegni finanziari: se si costruisce una scuola nuova, occorrono fondi per pagare gli stipendi e per prevedere anche la manutenzione dell’edificio. Insomma, l’Italia non è solo chiamata a spendere i soldi europei, ma a fare in modo che rappresentino un’occasione per far crescere la sua economia. Altrimenti i debiti con Bruxelles non saranno così facili da saldare.


Ex Ilva, Bitetti sindaco di Taranto si è dimesso/ “Minacce ecoattivisti, rinchiuso in Comune”: cosa succede


Qual è lo stato di avanzamento del Pnrr attualmente?

Il rapporto intermedio della Camera dei Deputati segnala che, nel settore delle opere infrastrutturali prioritarie, in larghissima parte ferrovie, strade e autostrade, il livello di progressione è significativo. D’altra parte, dove il soggetto attuatore è una grande impresa, che conosce il suo mestiere e ha capacità progettuali, è comprensibile che le cose procedano in modo spedito e regolare. E non c’è neanche una grande differenza nel livello di attuazione tra Nord e Sud.

Le risorse in arrivo da Bruxelles, insomma, non verranno sprecate?


Quanto pesano le tasse dei lavoratori dipendenti 2025?


Non penso che non riusciremo a spendere i soldi prima della data prevista. L’esperienza italiana è che questo tipo di risorse viene speso. Il vero punto è la qualità della spesa. È probabile che con l’approssimarsi della data del 2026 si chiedano delle proroghe. Io cercherei di evitarlo perché ogni richiesta in questo senso sarà intesa da chi il Pnrr non lo ha mai gradito molto come un segnale di difficoltà dell’intero programma, una conferma della necessità di non ripetere l’esperienza. A spendere, volendo, si fa in fretta. Il tema vero è che l’acqua che bagna la terra non sempre permette la nascita delle piante; a volte si limita a inumidirla superficialmente, esperienza che in Italia abbiamo conosciuto ripetutamente, soprattutto nel Mezzogiorno.

I finanziamenti dell’Europa, però, alla fine dovranno essere restituiti. Sappiamo come farlo? È un tema che ci si è posti sufficientemente?

Non esiste l’albero che produce soldi. Se a noi sono state date sovvenzioni e debiti, il debito dovremo restituirlo, sia pure a tassi di interesse favorevoli. Mentre per le sovvenzioni occorreranno maggiori contribuzioni all’Unione Europea o la cessione alla stessa di basi imponibili. Se qualcuno pensava che anche le sovvenzioni fossero gratis, vive sulla luna.

Lo Stato ha valutato cosa significhi questo per le sue finanze?

Qui c’è un problema molto semplice: dal 2027 in poi dovremo restituire il debito, ma ci sono anche altre voci che dovremo prendere in considerazione. Le infrastrutture che stiamo realizzando avranno bisogno di manutenzione. Molta spesa legata al Pnrr va oltre il puro e semplice rimborso del debito o l’incremento delle contribuzioni nei confronti di Bruxelles. È fondamentale che le opere del Pnrr determinino un incremento del prodotto potenziale, di lungo periodo, tale da consentire di pagare il debito, di aumentare le contribuzioni e di occuparsi delle manutenzioni. Se questo non accadrà, il gioco non sarà valso la candela.

I soldi per l’Europa, quindi, devono arrivare dalle stesse opere che stiamo realizzando con il Pnrr?

Qualunque investimento sano è basato su questo principio: genera valore che consente di rimborsare il debito contratto. È la vita quotidiana di molte aziende. Qui lo stiamo facendo su scala molto più ampia, ma la sostanza è la stessa. Bisogna che queste opere determinino un incremento di lungo periodo del prodotto potenziale, della crescita. Non ci interessa quello che sta succedendo in questi anni, cioè un incremento dei tassi di crescita legati al fatto che si sono aggiunti investimenti pubblici a investimenti privati che ci sarebbero stati comunque. Ci interessa quali effetti produrrà tutto questo sulla nostra capacità di crescere. Se non sortirà effetti, avremo un problema, perché avremo fatto investimenti, avremo contratto debiti, ma non sapremo come pagarli.

Se cresceremo riusciremo a restituire i soldi?

La qualità della spesa, dove spendiamo, cosa facciamo con questi soldi, è fondamentale.

Per ora, tuttavia, ci preoccupiamo di spendere e non, per esempio, della manutenzione e del mantenimento di ciò che realizziamo.

Non più tardi di dieci giorni fa il sindaco di una importante città meridionale (Bari) ha lanciato un allarme: “Stiamo facendo gli asili, ma chi ci paga gli stipendi per le persone che ci devono lavorare e chi paga la manutenzione?”. Un problema molto serio. Il sindaco, per quanto mi riguarda, avrebbe fatto bene a dire ai suoi cittadini di prepararsi a pagare tariffe più alte (o a pagarle tout court, se non c’erano) per gli asili, perché sono stati rimessi a posto. Sarebbe stata la prima cosa da dire per non scaricare sullo Stato e sui contribuenti anche le scelte di quella singola città. Ma questo dimostra qual è il problema: avremo necessità correnti per il futuro che dovremo affrontare e onorare, e potremo farlo con relativa tranquillità se tutto il Pnrr si tradurrà in tassi di crescita stabilmente più elevati di quelli molto modesti che abbiamo sperimentato negli ultimi 30 anni.

Se non vinciamo questa sfida, il Pnrr può diventare un boomerang?

Certamente, è così.

(Paolo Rossetti)

 

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI


Ti potrebbe interessare anche

Economia e Finanza

Quanto pesano le tasse dei lavoratori dipendenti 2025?

Economia e Finanza

Borse di studio Stem/ Il divario con le non Stem preoccupa: perché?

Economia e Finanza

Come cambia lo SPID a pagamento di InfoCert?

Ultime notizie di Economia e Finanza

Dazi, i testi USA-UE sono diversi: ecco dove/ Farmaci, acciaio, digitale: “nuovo negoziato per l'accordo”

Ex Ilva, Bitetti sindaco di Taranto si è dimesso/ “Minacce ecoattivisti, rinchiuso in Comune”: cosa succede

DOPO L'ACCORDO USA-UE SUI DAZI/ La "bocciatura" dei mercati e la richiesta costosa sulla Cina

DAZI USA-UE, IL GIORNO DOPO/ "Un non accordo che lascia ancora (troppi) problemi da risolvere"

SPY FINANZA/ L'azzardo Usa che offre un'occasione d'oro alla Cina

SPILLO/ Quando l'Italia "faceva presto" con Ue e Usa (e tutti applaudivano)

Ultime notizie

Diretta Canadian Open 2025/ Streaming video tv: Successo per Musetti, male Paolini (oggi 29 luglio)

Risultati Champions League/ Diretta live score: cinque gol per Stella Rossa (oggi martedì 29 luglio)

Bangladesh, islamisti bloccano riforma sui diritti delle donne/ "Parità di genere è contro legge del Corano"

"Un uomo può rimanere incinta": video/ La dichiarazione choc di Sziborra-Seidlitz (Verdi) in Germania

Cancro al fegato: i casi raddoppieranno entro il 2050/ Studio: "La causa è la malattia del fegato grasso"

Uk, Starmer riconoscerà Stato di Palestina a settembre/ Perché annuncio in realtà è una "minaccia" a Israele

Gli archivi del canale di Economia e Finanza

  • 2025
  • 2024
  • 2023
  • 2022
  • 2021
  • 2020
  • 2019
  • 2018
  • 2017
  • 2016
  • 2015
  • 2014
  • 2013
  • 2012
  • 2011
  • 2010
  • 2009
  • 2008
  • 2007
  • 2006
ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
Vedi tutti i risultati
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net