Raoul Bova e il ‘debito’ con la vita: “Non sopportavo l’idea di non meritare il successo…”
L’ultima parte della puntata odierna di Domenica In ha lasciato spazio ad uno degli attori più apprezzati del panorama italiano: Raoul Bova. L’attore è stato omaggiato con un video riassuntivo della sua immensa carriera, partendo dagli albori nello sport e fino al grande successo tra piccolo e grande schermo. “Rivedere le immagini della mia vita, di quando avevo vent’anni; mi ricordo che c’era tutto il mistero del futuro, di cosa avrei fatto e per me era una grossa paura”. L’attore ha poi spiegato: “Era tutto molto incerto, non sapevo cosa stesse accadendo; ero puntato sullo sport, un sogno infranto e improvvisamente mi ritrovai in un mondo che mi esaltava, arrivato al successo senza che nemmeno me ne rendessi conto”.
Sempre in riferimento alla sua carriera, Raoul Bova si è espresso a proposito dei primi passi nella recitazione passando dal sogno hollywoodiano alla necessità di guadagnarsi il successo. “La possibilità di svoltare a Los Angeles? Quello è stato un sogno realizzato, quando ho iniziato con questo lavoro ho studiato duramente, proprio come un atleta prima di una gara. Volevo dare un motivo a questo successo ma in realtà era una cosa mia personale; non sopportavo l’idea di non meritarlo, mi sentivo in debito con la vita e mi sembrava tutto troppo per me”.
Raoul Bova a Domenica In: “Ecco perchè ho accettato il ruolo in Don Matteo 14…”
Raoul Bova, sempre a Domenica In, si è raccontato con gli occhi da genitore rivelando la recente soddisfazione per un obiettivo personale e professionale di uno dei suoi figli, Francesco “Si è laureato in musica a Londra, ha 23 anni, mi sono commosso. Alessandro invece ne ha 25. Che papà sono? Diciamo che ogni figlio ha una sua particolarità, non ho schemi. Mi piace ascoltarli, anche Alma e Luna, mi comporto di conseguenza”. L’attore ha poi aggiunto: “I più grandi si confidano con me, soprattutto ora che è un momento difficile dove si passa dallo studio alla vita vera”.
Raoul Bova è ora pronto a tornare protagonista sul piccolo schermo con Don Matteo 14 ed è tornato sul passaggio di testimone con Terence Hill. “Lui mi ha dato la sua benedizione per affrontare questa serie; non mi ha ceduto il posto, quello non glielo toglierà mai. Mi consigliò di trovare un mio nome, che avesse una storia a sé, anche imperfetto”. L’attore ha poi spiegato: “Ho accettato questo progetto il personaggio di Don Massimo perchè cercavo una sorta di serenità però non volevo affidarmi a storie drammatiche, avevo bisogno di leggerezza che fosse introspettiva”.