Un controllo fiscale su un bonifico può avvenire in qualunque contesto e anche quando non ce l’aspettiamo. Il motivo è legato allo strumento in sé e per sé di cui l’Agenzia delle Entrate tiene traccia e riesce a sapere il motivo della transazione (grazie alla clausola obbligatoria da inserire).
La Legge non prevede nessun limite sui bonifici bancari, infatti l’ordinante può trasferire qualunque importo voglia senza alcun timore. Tuttavia in base alla cifra trasferita è probabile che scattano dei controlli da parte del fisco italiano. Quando avviene?
Controllo fiscale su un bonifico: quando scatta nel 2024?
Il controllo fiscale su un bonifico scatta nel momento in cui la cifra trasferita è di importo superiore a 5.000€ (lo stesso limite previsto per l’uso dei soldi contanti).
La Legge è molto attenta in quest’ambito, il cui obiettivo è quello di contrastare il lavoro in nero e il possibile riciclaggio di denaro proveniente da atti illeciti.
Coloro che vorrebbero salvarsi da una sanzione amministrativa devono considerare che i trasferimenti tramite bonifici bancari – proprio perché tracciati – devono essere supportati da una motivazione e da una eventuale “pezza d’appoggio”.
Anche laddove la cifra inviata al destinatario sia una donazione oppure un regalo, qualora l’importo fosse ingente esso dovrà esser trasferito con l’ausilio di un notaio oppure di un atto pubblico (ciò non si verifica se i soldi sono molto contenuti).
Controllo bonifico in entrata: come giustificarlo nel 2024
Nel 2024 potrebbe scattare il controllo di un bonifico in entrata nel momento in cui si superano i 5.000 euro. Se l’amministrazione tributaria dovesse indagare, il mittente dovrà giustificare la provenienza del denaro e comprovare la sua tesi (scongiurando un’eventuale evasione fiscale).
Se la giustificazione non regge allora scatterà una sanzione amministrativa che segue le logiche dell’uso massimo dei soldi in contanti come previsto dall’1° gennaio 2022, ovvero:
- Per evasioni o cifre non giustificate fino a 250 mila euro la multa va da 1.000€ a 50.000€;
- Per evasioni o cifre non giustificate oltre a 250 mila euro la multa va da 5.000€ a 250.000€;
Per chi non vuol destare sospetto ed evitare un controllo fiscale su un bonifico potrà rispettare il limite del denaro contante o più semplicemente rispettare realmente quanto trascritto nella causale dell’ordine.