CONTESTAZIONI AL CONVEGNO FEDERVITA A TORINO
Tensione a Torino sabato mattina durante il presidio organizzato dai collettivi femministi davanti al collegio San Giuseppe in contrapposizione al convegno Federvita che era stato organizzato all’interno sulla maternità e la sua tutela sociale. Oltre a slogan come “obiettore ti sprangheremo senza fare rumore“, sono comparse scritte contro i cristiani, in particolare la Chiesa, nel mirino insieme a Federvita e l’assessore regionale Maurizio Marrone. I muri sono stati imbrattati, infatti, con insulti e minacce del tipo “Cloro sul Clero, sassi su Marrone“, “Viscido cristiano nella bara ti mettiamo” e “Federvita sottoterra”.
Un gruppo di circa 50 femministe inizialmente hanno impedito l’accesso agli ospiti del convegno Federvita, bloccando tre entrate, ma è intervenuta la polizia che ha consentito l’ingresso ai relatori e ai partecipanti del convegno che è cominciato in ritardo. In alcuni frangenti, però, le contestazioni sono state accese, con le forze dell’ordine che sono state importanti nel fare da barriera. In serata la diocesi di Torino si è fatta sentire esprimendo il suo turbamento “per l’attacco alla libertà di espressione del pensiero“.
LA REAZIONE DELLA MINISTRA ROCCELLA
Non si tratta delle prime contestazioni da parte di questi collettivi, infatti la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella sul convegno Federvita ha parlato di ennesima protesta contro le donne e la loro libertà di scelta. “Evidentemente, per chi a Torino protesta solo le donne benestanti possono avere un figlio“. Infatti, la ministra ha evidenziato che la Regione Piemonte è tra le prime ad attuare la legge 194 anche nella parte in cui promuove il sostegno della maternità fragile, mentre finora solo il volontariato si occupava di applicare la prima parte, quella relativa alla tutela delle donne che non vogliono abortire ma versano in situazioni di difficoltà.
“L’assessore Marrone si è occupato di dare alle donne in difficoltà socio-economiche che non vorrebbero abortire quelle risposte che da parte pubblica fin qui erano mancate“, ha aggiunto Roccella.
LA CONDANNA DI BINZONI E NICCO
Nel frattempo, è stato presentato un ordine del giorno di solidarietà all’assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone e di condanna alle minacce e le violenze verbali rivolte dai collettivi femministi al convegno Federvita. “Restare in silenzio davanti alle minacce di morte non è soltanto vergognoso, è pericoloso“, ha dichiarato la consigliera Alessandra Binzoni, vicepresidente del gruppo Fratelli d’Italia, che ha firmato tale odg.
Inoltre, segnala che qualcuno sta “alimentando un clima violento che rischia, prima o poi, di sfuggire di mano“. A tal proposito, lamenta il silenzio dell’opposizione, che non ha condannato l’accaduto. “Spero che non tutti i consiglieri del centrosinistra restino in silenzio, ostaggio di una minoranza di violenti ed estremisti“, ha concluso Binzoni.
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale piemontese, Davide Nicco, il quale ha condannato le violenze e i gesti gravi le cui modalità sono “assolutamente antidemocratiche“. Inoltre, ha definito “vergognose” le scritte e le minacce contro l’assessore Marrone, Federvita e la Chiesa.