Alessandro Scabin, amico di Greta Spreafico, in collegamento con “Ore 14” racconta di aver ospitato la cantante rock per qualche tempo poco prima della sua scomparsa: “È arrivata qui a maggio del 2022, ancora ci sono le cose di Greta. Ha lasciato qui la borsa, poi ci sono i vestiti… Greta è venuta qua perché aveva litigato con i fratelli, perché non voleva più fare le cure con la medici tradizionale. Poi è andata dal fidanzato ma anche con lui ha litigato ed è venuta qua, dicendomi che Gabriele l’aveva mandata via. Lei era disperata. Con Gabriele si sentiva tutti i giorni, andava a parlare in terrazzo e quando tornava piangeva come una pazza”.
Gabriele Lietti, il fidanzato della cantante, dopo la scomparsa della compagna, ha scritto all’amico di Greta Spreafico: “Mi ha mandato un messaggio per chiedermi se Greta avesse lasciato qui uno zaino scuro, diciamo nero. Mi aveva scritto proprio ‘Ciao, ricordi se Greta aveva uno zaino scuro?’. Io ho risposto con un vocale dicendo di no. Poi, parlando con il fratello, mi ha detto che dentro c’erano i documenti ma non so cosa ci fosse, forse il testamento. Non saprei cosa cercasse Gabriele. Ma da lì ho interrotto ogni rapporto con lui perché non mi è piaciuto questo discorso qua“.
Parla Alessandro Scabin, amico di Greta Spreafico: “Il fidanzato? Mai”
Alessandro Scabin, amico di Greta Spreafico, racconta di essersi speso in prima persona per provare a trovare la donna, sparita nel giugno del 2022 nel nulla, così come la sua auto, mai trovata: “Io l’ho cercata, ho perso una marea di giornate di lavoro per cercarla, anche per il fiume, Gabriele non si è mai visto durante le ricerche. Non so come possa essere così indifferente un fidanzato. Io spero solo che si possa dare sollievo alla mamma scoprendo cosa sia successo a questa ragazza“.