L’ho vista da poco e in ritardo rispetto all’uscita del 2022, vi parlo di Teheran stagione 2, serie tv in streaming su Apple TV+. La terza serie è già pronta, ma dopo gli eventi del 7 ottobre 2023 è stata bloccata la programmazione, mentre la quarta è stata fermata per essere riscritta.
Un intreccio di spie, tradimenti, uccisioni, doppi giochi e amore. Sembra una spy story da Guerra Fredda.
Queste modalità esistono ancora, insostituibile è il fattore umano cioè la figura della spia, e le strategie di intelligence, mentre la tecnologia ne è il braccio armato. Qualcuno ha dato la dritta al Mossad che Hezbollah avrebbe sostituito i cellulari con i beeper (cercapersone), Israele ha creato ad hoc società fittizie, li ha venduti con cariche esplosive ai terroristi e poi li ha fatti esplodere. Le figure di spicco di Hezbollah son stati fatte fuori chirurgicamente e qui sicuramente qualcuno li ha venduti. Infiltrati della CIA? Naaa, come sembra emergere dalla cronaca odierna il traditore pare sia l’assistente del supremo capo dei pasdaran Ismail Qaani. Comprato dal denaro israeliano o desideroso di sovvertire il regime?
La bella Tamar Rabinyan (Niv Sultan), agente del Mossad, entra clandestinamente in Iran per hackerare i dispositivi di una centrale nucleare per agevolare il bombardamento militare degli Usa, come pare sia anche accaduto nella realtà. È aiutata da un giovane iraniano idealista Milad di cui si innamora. Il commissario delle Guardie della rivoluzione islamica, Faraz Kamali (Shaun Toub) scopre l’infiltrata e le dà la caccia. Sua moglie viene operata di tumore a Parigi e rapita dagli israeliani. Tutto si complica, la supervisore di Tamar si scopre essere una spia iraniana. L’agente locale iraniano del Mossad, quando non serve più viene fatto fuori dalla stessa agenzia per cui lavora. Gli aerei israeliani arrivano per bombardare la centrale nucleare, ma il controspionaggio iraniano è pronto ad attenderli. Tamar è bruciata e ricercata per tutto il Paese dall’ostinato Faraz. Una stagione caratterizzata da tradimenti e morti. Tutto secondo i crismi dello spionaggio.
Stagione 2
La prima puntata è movimentata con la liberazione di un pilota israeliano abbattuto, ma la settima ha dei colpi di scena esagerati. Nelle altre si scoprono di più i personaggi, i loro sentimenti e idee. Tamar è pronta col suo bello a uscire dall’Iran. Milad, un po’ palla al piede, fa ‘na cazzata che però porta la spia del Mossad a conoscere il figlio di Quasem Mohammadi, il generale supremo delle Guardie islamiche. E decide di non scappare ma di ucciderlo.
Vi è la partecipazione rilevante di Glenn Close nelle vesti di Marjan Montazeri. È la capocellula del Mossad sotto le mentite spoglie di psicologa per aiutare la depressa moglie di Faraz. La sua figura calamita l’attenzione della stagione. Obbligherà Faraz a non arrestare Tamar a un metro dalla cattura sennò avrebbe ucciso la moglie, poi lo salva da un avvelenamento così può ricattarlo, fingerà di eseguire gli ordini del Mossad di annullare la missione, ma invece darà il via libera a Tamar.
Faraz, finché non viene ricattato vive con ostinazione la ricerca della spia, è una persona delle istituzioni devota al suo Paese anche se ne vede le incongruenze. E ama appassionatamente la moglie.
Nell’ultima puntata accade di tutto. Tamar sabota l’auto sportiva del generalissimo, ma volendola guidare il figlio sarà lui a lasciarci le penne. Durante l’onoranza funebre un’esplosione ucciderà il Capo dei Pasdaran, azione senza il benestare del Mossad ma voluta da Tamar e Marjan. Quest’ultima viene avvelenata a morte con uno spray dalla moglie di Faraz.
Tamar e il suo bello si ritrovano in un luogo prestabilito, lui cambia auto che salta per aria.
Un finale di stagione esplosivo, forse troppo.
La produzione e i creatori della serie sono israeliani e chiaramente si vedono le nefandezze iraniane (impiccagioni), ma qualche frecciata al Mossad la tirano.
La star della terza serie è Hugh Laurie, il famoso Dr. House, ma vedremo se e come verrà proposta.
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