Ergastolo definitivo per Enrico Zenatti, il 56enne accusato dell’omicidio della suocera 72enne Anna Turina avvenuto nel Mantovano nel 2021. Lo riporta Il Corriere della Sera, secondo cui la condanna sarebbe stata sigillata dal rigetto del ricorso dei suoi legali in Cassazione.
Ex agricoltore di Custoza, avrebbe ucciso la donna il 9 dicembre di tre anni fa a Malavicina, frazione di Roverbella, dandole il colpo di grazia dopo averla creduta morta a seguito di una prima brutale aggressione. A suo carico, la Suprema Corte avrebbe quindi confermato le sentenze emesse in primo e secondo grado presso la Corte d’Asssise di Mantova e la Corte d’Appello di Brescia.
Enrico Zenatti, la ricostruzione dell’omicidio della suocera Anna Turina
I giudici hanno ritenuto Enrico Zenatti responsabile del reato ascritto in realazione alla morte della suocera Anna Turina, omicidio volontario pluriaggravato dalla crudeltà e dai rapporti di parentela. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Enrico Zenatti avrebbe agito per un prestito di 15mila euro che la donna gli avrebbe negato.
La 72enne sarebbe stata accoltellata sulle scale della sua abitazione e lui, credendola morta, si sarebbe allontanato dalla scena. Nelle ore successive, Enrico Zenatti avrebbe appreso dalla moglie che la suocera era ancora viva e con un pretesto avrebbe fatto in modo di restare solo con lei per “finirla” sgozzandola con un coltello da cucina. Nel passato del 56enne, ora all’ergastolo in via definitiva, il coinvolgimento nell’inchiesta per l’uccisione di due donne a Verona. Casi nei quali sarebbe stato prima condannato e infine assolto.