Un nuovo prete ucciso nel mondo, un nuovo esponente della religione cattolica assassinato. L’ultimo episodio riportato da Catholic News Agency è avvenuto di preciso in Messico, dove padre Marcelo Perez ha perso la vita. Il prelato, esponente della diocesi messicana di San Cristobal de las Casas, è stato assassinato sabato scorso, 19 ottobre, e al momento i volti dei killer sono ignoti visto che fino ad oggi le forze dell’ordine locali non sono riuscite a risalire ai responsabili. Si sa con certezza che il prete ucciso è morto a causa dei diversi colpi d’arma da fuoco ricevuti, dopo che lo stesso aveva da poco concluso di celebrare la messa.
Uscendo dalla Chiesa dove si trovava fino a pochi minuti fa, e dirigendosi verso l’auto personale, è stato raggiunto da dei loschi individuali che lo hanno appunto falciato e ucciso. Secondo quanto riferito da El Heraldo de Chiapas, giornale locale, l’omicidio sarebbe avvenuto nel quartiere di Cuxtitali: mentre il prete era in strada, due persone a bordo di una motocicletta lo hanno avvicinato per poi colpirlo con diversi spari e scappare.
PRETE UCCISO IN MESSICO, I VESCOVI LOCALI: “MESSA A TACERE UNA VOCE PROFETICA”
Fermissima la condanna della CEM, la conferenza episcopale messicana, che ha diramato una nota datata 20 ottobre, attraverso cui ha descritto il brutale gesto del prete ucciso come un atto che “non solo priva la comunità di un pastore devoto, ma mette anche a tacere una voce profetica che ha combattuto instancabilmente per la pace, la verità e la giustizia nella regione del Chiapas”.
Il don ucciso, Padre Marcelo Perez, viene descritto come “un esempio vivente di impegno sacerdotale verso i più bisognosi e vulnerabili della società”. E ancora: “Il suo lavoro pastorale, caratterizzato dalla sua vicinanza alla gente e dal suo costante sostegno a coloro che ne avevano più bisogno, lascia un’eredità di amore e servizio che durerà nei cuori di tutti coloro che ha toccato con il suo ministero”.
PRETE UCCISO IN MESSICO, L’APPELLO DELLA CEM
La conferenza episcopale messicana ha quindi voluto esprimere le proprie “solidarietà e vicinanza spirituale” al vescovo di San Cristóbal de las Casas, Rodrigo Aguilar Martínez, nonché a tutta la comunità cattolica locale per questa gravissima perdita. La CEM si è quindi appellata alle autorità affinchè possano dare vita ad una indagine che sia “esaustiva e trasparente” e soprattutto che porti a scoprire chi è stato a commettere questo crimine efferato, per rendere giustizia al povero padre Marcelo Perez.
Ma non finisce qui perchè i vescovi chiedono anche l’attuazione di “misure efficaci per garantire la sicurezza dei sacerdoti e degli operatori pastorali” e il raddoppio degli “sforzi per combattere la violenza e l’impunità che affliggono la regione del Chiapas” e il Paese in generale. La speranza è che si possa risalire quanto prima ai responsabili e nel contempo che si mettano in sicurezza gli esponenti della Chiesa in questa regione del mondo decisamente pericolosa.