RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI CONTE E AIELLO
L’aumento delle pensioni minime pari a circa 3 euro al mese contenuto nella Legge di bilancio offre un ottimo spunto al Movimento 5 Stelle per criticare il Governo. Il Presidente Giuseppe Conte ricorda che questo provvedimento, che in buona sostanza equivale a 10 centesimi al giorno, arriva dalla stessa maggioranza dove c’è chi prometteva di portare le minime a 1.000 euro al mese, chiaro riferimento a Forza Italia. Davide Aiello, deputato pentastellato, rincara la dose evidenziando che forse la Premier Giorgia Meloni ha cancellato la conferenza stampa sulla manovra perché si vergogna di questa misura. L’Unione nazionale consumatori, invece, parla di rialzo vergognoso, che non corrisponde al vero aumento del costo della vita.
RIFORMA PENSIONI 2025, IL COMMENTO DI SBARRA ALLA MANOVRA
Il Presidente dell’Unc Massimiliano Dona ricorda anche di aver chiesto da tempo di creare un apposito indice con cui misurare l’inflazione cui adeguare le pensioni minime, dato che i percettori spendono in gran parte in cibo, casa e salute i loro assegni e, quindi, l’adeguamento andrebbe parametrato sugli aumenti di questi comparti. Luigi Sbarra, Segretario generale della Cisl, evidenzia, invece, che nella manovra è stata rifinanziata l’Ape social, come richiesto dal suo sindacato. Intanto sia il Segretario generale dell’Ugl che l’ex deputato del Pd Cesare Damiano ricordano l’importanza di incentivare l’adesione alla previdenza complementare. L’ex ministro del Lavoro dice anche di vedere di buon occhio un obbligo di iscrizione, purché sia sostenuta la fiscalizzazione di vantaggio.
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