Juric esonerato dalla Roma? E’ la domanda che si pongono i tifosi romanisti da settimane, ma soprattutto da ieri notte dopo la sonora e umiliante sconfitta contro la Fiorentina per 5-1. Più ancora del risultato, e potrebbe apparire paradossale, sono state più negative la gestione sciagurata della partita da parte Juric, le sue dichiarazioni post partita e l’atteggiamento dei calciatori. Dopo quanto abbiamo visto a Firenze pare difficile immaginare che Juric non venga esonerato. Ma, chi segue le vicende della Roma lo sa bene che dai proprietari americani ci si può aspettare di tutto.
JURIC ESONERATO? IL DISASTRO CONTRO LA FIORENTINA
Al Franchi i giallorossi ci sono arrivati dopo l’ennesima prestazione mediocre, stavolta in Europa League, contro la Dinamo Kiev, battuta per 1-0 con un rigore regalato e poco altro. Ricordiamo che gli Ucraini si sono presentati nella Capitale con 8 riserve schierate in campo come titolari. Una formazione modesta che con un pizzico di fortuna in più avrebbe portato a casa anche un pareggio.
Solo Juric nel post gara, come del resto fa sempre, ha parlato di una prestazione superlativa, di una Roma dominante che durante la sua gestione ha sempre fatto bene. Dichiarazioni surreali, le ennesime in tal senso, che gli hanno fatto guadagnare da parte dei tifosi delle vignette irridenti che lo ritraggono come un ubriacone.
E dire che Juric, allontanando le voci di chi lo voleva esonerato, chiedeva alla squadra una reazione di orgoglio, di carattere e cattiveria. Il contrario di quello a cui abbiamo assistito contro la Fiorentina. Dopo 15 minuti la Roma era sotto di due gol e dopo 30 minuti Juric provava a invertire la rotta con una doppia sostituzione. Ammettendo cosi di aver sbagliato pure la formazione iniziale. Per non parlare die cambi successivi.
Solo grazie a san Svilar il punteggio finale non è stato ancora più largo. Alcuni segnali lanciati dai senatori: mentre Dybala e il povero Angelino sono rimasti in panchina, Cristante e Mancini si sono rintanati negli spogliatoi senza far rientro nel campo.
Una presa di distanza pesante dalla squadra e da Juric, dal momento che i due sono pure i vice capitani della Roma. Senza dilungarci ulteriormente andiamo alle ultime dichiarazioni di Juric: “Stasera abbiamo buttato nel cesso 40 giorni di lavoro ottimo...”. Non è proprio esattemente così: diciamo che è la Roma con Juric in panchina ad aver buttato via questi ultimi 40 giorni….
JURIC NON SI DIMETTE: ECCO PERCHÈ SI SENTE FORTE E NON TEME L’ESONERO
Se Juric volesse dimostrare di essere un uomo vero dovrebbe presentare le dimissioni. Ma ha già fatto capire che non lo farà e non vuole rinunciare ai 2 milioni del contratto. Juric aspetta di essere esonerato? In realtà l’allenatore della Roma è convinto di essere forte, di avere l’appoggio incondizionato dell’unico dirigente rimasto a Trigoria, il ds Florent Ghisolfi. E in effetti i due hanno fatto comunella, perché sanno che i loro destini sono incrociati: se Juric viene esonerato, cade pure la testa del ds francese. I Friedkin sono stati chiari. Bisogna vedere a che punto sia la pazienza degli americani, ormai invisi alla piazza e da due mesi lontani da Roma.
JURIC ESONERATO? ECCO TRE MOTIVI PER CUI POTREBBE RIMANERE
La logica, vorrebbe Juric esonerato, senza indugi. In qualunque altro club sarebbe avvenuto già a fine gara. Sarebbe il terzo esonero dopo quello di De Rossi, come il Napoli lo scorso anno.
Capiamo per quali motivi Juric potrebbe, per assurdo, non essere esonerato:
1. I Friedkin stanno vendendo la società a un Follieri o arabo qualunque, e quindi lasciano al nuovo proprietario la scelta del nuovo allenatore e del nuovo Ceo.
2. Ghisolfi chiede ai presidenti di avere pazienza, di aspettare almeno la sosta delle nazionali o meglio, il mercato di gennaio per dare a Juric gli uomini adatti al suo gioco. Ma questa ipotesi non tiene conto del malumore della piazza che rischia di esplodere definitivamente e i Friedkin non possono permetterselo.
3. Esonerare Juric vorrebbe dire, di fatto, cacciare anche Ghisolfi, unico manager sopravvissuto. In un colpo solo la proprietà americana dovrebbe trovare un nuovo allenatore, un nuovo ds. E pure quel Ceo che stanno cercando da più di 40 giorni senza esito. Sarebbe il caos totale. Questo forse è il motivo più solido che potrebbe tenere a galla l’attuale allenatore della Roma
JURIC ESONERATO: ECCO I MOTIVI PER CUI ANDREBBE CACCIATO SUBITO!
Andiamo a vedere ora i motivi, semplici e banali, per cui Juric potrebbe essere esonerato:
1. Non è riuscito a dare una svolta ai risultati, le due vittorie ottenute (senza considerare l’esordio con l’Udinese) sono state fortuite. I giocatori non lo seguono, lo spogliatoio è spaccato. Oggi sì, non sotto la guida di De Rossi, la Roma è nel caos.
2. La situazione della squadra dal punto di vista tecnico e di spogliatoio è fuori controllo, se non si cambia subito l’allenatore si rischia che la crisi possa peggiorare con conseguente svalutazione del parco giocatori, anche di invenstimenti importanti fatti durante l’estate.
3. Il clima della tifoseria e della città dopo l’addio di De Rossi è diventato irrespirabile, oggi può solo peggiorare. Si teme che le proteste possano sfociare in violenza, rabbia e atti di vandalismo. I Friedkin hanno pure superato James Pallotta nella speciale classifica dei presidenti romanisti più odiati.
SE JURIC ESONERATO CHI SARÀ IL NUOVO ALLENATORE DELLA ROMA?
1. Il ritorno di De Rossi
Dopo aver esonerato Juric, la soluzione più semplice, logica, ragionevole ed efficace è quella di richiamare subito Daniele De Rossi, e ripartire con lui per i prossimi due anni e mezzo di contratto. De Rossi è ancora un dipendente della Roma, se lo richiamano è tenuto ad accettare. Basterebbe un semplice comuniCato di scuse, “Ci siamo sbagliati”, una stretta di mano e si riparte. Tutti sarebbero contenti, calciatori e tifosi, meno forse il ds Ghisolfi. Chissà se a New York, dove si trovano De Rossi con la moglie e i Friedkin, non possa avvenire un incontro chiarificatore tra le parti. Lontano da occhi indiscreti. Dopo tutto il destino, in questo momento buio per la Roma, li ha messi senza volerlo nello stesso punto del mondo, negli Usa e nella stessa città.
Però non è assolutamente facile il ritorno di De Rossi: la proprietà e Daniele si sono lasciati male, la spaccatura è profonda e tra loro non c’è mai stato un problema tecnico o di risultati ma di convivenza. Anche se essendo già a libro paga non graverebbe ulteriormente sul bilancio, rilancerebbe l’immagine dei Friedkin rispetto alla città e alla tifoseria. In un colpo solo otterrebbero diversi risultati senza troppi sforzi, solo con un pò di umiltà e sano realismo.
2. Ranieri, Allegri, Mancini: le alternative
Ma i Friedkin ci hanno sempre abituati a grandi sorprese da primio Oscar. E allora dobbiamo pensare a un terzo nome come nuovo allenatore al posto di Juric. In pole Ranieri che arriverebbe per due noccioline pur di aiutare la sua Roma. C’è Massimiliano Allegri, ancora a spasso, che garantirebbe personalità, carisma, e una spiccata capacità di barcamenarsi nel caos come dimostrato al Milan e alla Juventus. C’è poi un nome, forse quello più affascinante per i presidenti, che è quello di Roberto Mancini. Un unico problemino: l’ex cit dell’Italia è considerato dai laziali una loro bandiera, difficile da digerire per i tifosi. A ruota ci sono Maurizio Sarri, Terzic e per ridere un certo Ballardini che ieri sera era in tribuna al Franchi. Vedremo se Juric verrà esonerato e come i Friedkin decideranno di scegliere il nuovo allenatore: affidandosi al cuore, a un algoritmo o a qualche procuratore intraprendente.