Marcello Mastroianni, la nostalgia di sua figlia Chiara non va più via: “La sua morte fu una frustrazione”
Chiara, la figlia dell’indimenticabile Marcello Mastroianni, è stata vicina al padre fino all’ultimo dei suoi giorni, in quel triste 1996, quando l’attore era ormai messo alle corde dalla malattia. Dopo la sua morte, inevitabilmente, Chiara ha dovuto fare i conti con un vuoto enorme. Troppo difficile dire addio per sempre al suo amato padre, un riferimento che ancora oggi è nei suoi pensieri e, soprattutto, nel suo cuore. “Mio padre è morto quando avevo ventiquattro anni, è un’enorme frustrazione, ogni giorno potrei parlare di lui, ‘hai visto quanto è bello in questa foto!’, ma non posso scocciare le persone con la mia nostalgia”, ha detto Chiara in una intervista, parlando del papà.
“Sono riuscita a incarnare il mio papà senza dolore”, spiega ancora Chiara Mastroianni, interpellata dalla stampa nel corso dell’ultimo Festival di Cannes. Nel film Marcello Mio, diretto dal regista francese Christophe Honoré, il rapporto padre e figlia è decisamente al centro: “Ma il film è pieno di autoironia”, assicura Chiara Mastroianni.
Chiara Mastroianni e l’omaggio al padre Marcello: “Il film per lui? Non voleva essere sentenzioso ma…”
Chiara Mastroianni e suo papà hanno vissuto un rapporto intenso e, sopratutto alla fine, piuttosto doloroso, per via della malattia che consumava l’attore giorno dopo giorno. Nel film la figlia di Mastroianni, spiega di aver voluto realizzare qualcosa che non fosse distante dal personaggio di suo papà, proprio per omaggiarlo nel migliore dei modi, con l’amore e la delicatezza che solo una figlia può dare.
“Non volevamo fare nulla di sentenzioso, distante, freddo, tanto più nel raccontare mio padre che era così vicino alle persone”, le sue parole a proposito di Marcello Mio.