Si torna a parlare del delitto di Pierina Paganelli negli studi di Storie Italiane e il focus è nuovamente sul famoso video della farmacia che inchioderebbe Louis Dassilva, pochi minuti dopo aver forse commesso l’omicidio. L’inviata di Storie Italiane sottolinea: “La difesa spinge sul fatto che quel frame, quell’immagine del 3 ottobre non sia Louis Dassilva ma sia un’altra persona, forse quel condomino che abita qui nel condominio di via Ciclamino. Ma il testimone ha detto che non si riconosce in quel frame ma in altri, quindi c’è un giallo, seppur la difesa spinge molto sul fatto che in questa immagine non ci sia Luois ma questo condomino”.
Il programma di Rai Uno ha quindi mandato in onda la testimonianza di un residente nel palazzo di via Ciclamino, dove appunto è stata uccisa Pierina Paganelli, che dice di riconoscersi nel video: “Io mi sono riconosciuto, sono sicuro di essere io, sono sicuro che quella sera, non sapendo cosa stesse succedendo, sono io. In testa non avevo nulla, nessun cappellino, ne niente”.
PIERINA PAGANELLI, BARZAN: “LE MOTIVAZIONI DEL RIESAME SONO NETTE”
In collegamento a Storie Italiane vi era anche Davide Barzan, consulente di parte di Manuela e Loris Bianchi, che ha spiegato: “Le motivazioni del riesame sono nette, è molto verosimile che si tratti di Dassilva, questo condomino ha dichiarato di non essersi riconosciuto, se poi alle telecamere dice di riconoscersi… importante è l’incidente probatorio e stiamo aspettando che venga richiesto, la difesa non ha mai risposto l’esperimento giudiziario sotto la cam 3 della farmacia, quindi è un gatto che si mangia la coda”.
Dubbioso anche Massimo Lugli, che in studio a Storie Italiane precisa: “Questo cambio di versione del vicino mi convince poco, quella camminata è molto particolare, è di uno che zoppica e i rilievi ci dicono che sia Louis e il fatto che non si sottoponga ad un incidente probatorio mi fa pensare, se sei innocente… questa testimonianza che arriva tardivamente mi fa un po’ riflettere”.
PIERINA PAGANELLI, L’INTERROGATORIO DI LOUIS DASSILVA
Il focus si è quindi spostato sul momento del ritrovamento del cadavere di Pierina Paganelli, l’8:20 circa del 4 ottobre 2023, con le parole del presunto omicidio durante l’interrogatorio. “Ho visto il corpo, ho capito che fosse una donna ma non sapevo che fosse Pierina. Ho pensato tra me e me chi poteva essere, poi sono andato al piano uno perchè c’era un anziano che abita lì”.
Eleonora Daniele sottolinea come Louis ricordi dettagli, particolari e orari mentre su quello accaduto la sera prima non c’è questa precisione. “Secondo gli inquirenti vi sono incongruenze fra Valeria e Louis – sottolinea l’inviata di Storie Italiane riferendosi alla sera dell’omicidio – Louis dice di essere rimasto sul divano perchè gli faceva male la gamba, e Valeria dice di aver visto attorno alle 22:00 Louis che dormiva sul divano, di conseguenza che sarebbe impossibile che Dassilva fosse giù, ricordiamo che alle 22:13 la povera Pierina Paganelli riceve la prima coltellata”.
PIERINA PAGANELLI, BARZAN: “LOUIS DASSILVA NON E’ IN CARCERE PER UN VIDEO”
Davide Barzan aggiunge, precisando una cosa: “La procura non ha arrestato Louis per un video, non diciamolo più, è solo uno degli indizi, lui ha omesso di dire che è sceso di casa dopo le 19:20 il giorno dell’omicidio, ha emesso di dire che era sul balcone la sera dell’omicidio e Valeria non si è accorta, ed ha omesso altre cose. Il video è poi importante perchè quella persona inquadrata è di colore, poi c’è la retroflessione della spalla destra, il movimento claudicante per l’incidente in moto che non sappiamo se sia stato fatto apposto per crearsi un alibi preventivo.
E ancora: “La procura non tiene in carcere Dassilva per un video, non diciamolo più. Il Riesame definisce Dassilva un killer spietato e lucido. Questo condomino ha detto il 9 settembre che non era lui, lo ha detto chiaramente, il pm chiedo che richiederà l’incidente probatorio perchè così terminiamo questa pagliacciata”.