Originario degli Stati Uniti d’America ma naturalizzato italiano, icona della danza internazionale: stiamo parlando di Donald Benjamin Lurio, noto chiaramente con lo pseudonimo di Don Lurio. Una carriera artistica che ha coniugato attraverso i filtri del suo talento destreggiandosi sia come protagonista in pista sia come maestro, in qualità di coreografo. Innumerevoli volti, come testimoniato dalle esperienze come cantante e attore. Don Lurio era il trasformismo prestato all’arte, capace di reinventarsi a seconda delle esigenze del pubblico senza mai dimenticare la sua personalità ed estro. La malattia lo ha però strappato al pubblico, così come ai suoi affetti; Don Lurio è morto nel gennaio del 2003 in circostanze improvvise e che ovviamente colsero di sorpresa gli appassionati.
Don Lurio, il malore improvviso e la scelta per il testamento
Don Lurio conviveva da qualche tempo con problemi respiratori, anche piuttosto gravi: la malattia dello showman si è però aggravata improvvisamente proprio verso il finire del mese di gennaio del 2003; un tempestivo ricovero purtroppo vano dopo una grave crisi respiratoria. Il ballerino e coreografo – oltre che cantante e attore – si è così spento il 26 gennaio dello stesso anno lasciando un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo italiano.
Sulla triste scomparsa di Don Lurio a casa della malattia è reperibile un aneddoto che riguarda una scelta sul testamento. Lo showman decise infatti di lasciare una borsa di studio per l’Accademia Nazionale di Danza; un gesto che anche oltre la vita lo collega dunque alla sua passione più grande, il ballo ma soprattutto l’arte in generale. Oggi Don Lurio – scomparso a causa della malattia nel 2003 – è sepolto presso il cimitero del Verano.