Emergono nuovi – e sempre più sconcertanti – dettagli sulla complessa vicenda della neonata morta a Padova (precisamente nel comune di Piove di Sacco) poco dopo il parto e che per ora vede le indagini completamente puntate sulla madre 29enne – Melissa Russo – arrivata dalla Puglia nel padovano per lavorare all’interno di un night club: allo stato attuale la donna è indagata con l’ipotesi di omicidio aggravato e gli inquirenti sono in attesa dei referti dell’autopsia sulla neonata per capire – soprattutto – se sia morta prima o dopo il parto; il tutto mentre poche ore fa è arrivata la nota riepilogativa degli accertamenti preliminari della Procura.
L’ipotesi (peraltro tra le più accreditate nelle ultime ore) della Procura di Padova è che Melissa Russo avrebbe gettato la piccola all’interno del wc in cui è stata trovata dai soccorritori, scaricando in rapidissima successione l’acqua – che aveva completamente allagato il bagno dell’appartamento – “provocandone in tal modo l’annegamento“, avvalorando la tesi dell’infanticidio; ma è bene ribadire che soltanto a fronte del referto autoptico si potrà definire nel dettaglio l’accaduto a l’eventuale impianto accusatorio nei confronti della madre.
Neonata morta a Padova: la madre avrebbe nascosto la gravidanza e fumato regolarmente negli ultimi giorni
Nel frattempo – ve ne avevamo accennato già in mattinata – sono emersi anche altri importanti dettagli sulla figura di Melissa Russo che secondo alcuni testimoni intercettati dai giornalisti in queste ore avrebbe cercato di nascondere (peraltro senza successo) la gravidanza: a dirlo è stato in particolare l’ex titolare del night padovano in cui lavorava – Augusto Desirò – che si sarebbe “accorto subito che era incinta”, provando anche ad intavolare l’argomento con la 29 enne che in tutta risposta “ha subito stroncato rispondendomi che non era incinta e che aveva grossi problemi fisici“.
Tutti quelli che l’hanno conosciuta all’interno del night – peraltro – hanno confermato che la madre della neonata avrebbe continuato anche negli ultimi giorni precedenti a ieri a ballare regolarmente, oltre a fumare raccogliendo i mozziconi abbandonati dai clienti del locale; così come la sindaca locale Lucia Pizzo ha raccontato ai microfoni Rai di non aver trovato traccia della ragazza né tra i registri anagrafici, né tra quelli dei servizi sociali.