Una pioggia torrenziale che non si era mai vista prima, tanto che questo rappresenta il più grande disastro naturale che la Spagna ricordi. Il bilancio dei morti, che inizialmente si era fermato a 72 persone, in serata è stato aggiornato a 95, facendo guadagnare alla tragedia il triste primato di evento naturale più devastante della storia del Paese da quando sono disponibili dati di questo genere. E ci sono ancora dispersi dei quali non si sa nulla. Al Sussidiario lo racconta, da Valencia, Paco Torres, giornalista sportivo di Superdeporte. La città capoluogo è stata risparmiata dalla pioggia, ma la sua provincia è stata in molti punti letteralmente sommersa. Ci sono state inondazioni anche a Murcia e a Malaga, ma è proprio intorno a Valencia che il maltempo si è scatenato, con acqua che ha invaso le case fino al primo piano e ha travolto le auto nelle strade accatastandole in montagne di lamiera.
Qual è il primo bilancio dell’eccezionale ondata di maltempo che ha investito la zona di Valencia?
Ci sono state molte inondazioni a causa della pioggia torrenziale: si contano 95 morti e moltissime persone sono rimaste senza casa e senza macchina, hanno perso tutti i loro averi. Le abitazioni sono state distrutte dall’alluvione, ora la gente spera che si prenda atto del disastro ambientale e venga dichiarato lo stato di calamità naturale: solo così possono pensare di vedersi rimborsare quello che hanno perso, altrimenti rischiano di doversi risollevare solo con le proprie forze.
Cos’è la Dana?
In Spagna è un fenomeno che consiste nella caduta di molta pioggia in molto poco tempo. In sole otto ore è scesa la pioggia che di solito, nella zona colpita, si vede in un anno intero. Nella città di Valencia non è successo niente, in provincia invece è stato un disastro, soprattutto nell’entroterra. Lì è piovuto tantissimo, in un territorio che non era pronto a ricevere così tanta pioggia, totalmente inaspettata.
Che danni ha provocato l’inondazione?
Dai canali e dai fiumi l’acqua è strabordata con una potenza così forte da travolgere completamente tutto quello che ha trovato sulla strada, macchine, bidoni e tutto il resto. Per le strade si sono create delle vere e proprie montagne di auto.
Ci sono ancora dispersi, persone che non si trovano?
Molte sono le persone delle quali non si sa dove siano, non si sa se siano morte, disperse o magari intrappolate nelle loro macchine con il cellulare inutilizzabile per chiedere soccorso. Ci sono persone che non sono riuscite a uscire dalle auto a causa dell’acqua. I soccorsi stanno arrivando, ma la situazione è talmente grave che non ci sono abbastanza persone per coprire tutte le zone, per soccorrere tutti, soprattutto in provincia. Ora non piove più. L’inondazione ha interessato principalmente la provincia di Valencia, ma sono state colpite molte città vicine al confine di questo territorio.
Una tragedia imponente: in Spagna è stato dichiarato il lutto nazionale.
Sì, a Valencia le lezioni scolastiche sono state sospese fino a domani. Nonostante i problemi, chi può continua ancora ad andare a lavorare: non ci si può fermare.
Una cosa del genere si era mai vista in Spagna?
Fino al pomeriggio era il terzo più grande disastro naturale che sia mai stato registrato in Spagna. Poi, però, il numero di morti purtroppo si è alzato considerevolmente ed è diventato il peggiore della storia del Paese. Questi eventi stanno influenzando anche lo sport. Per quanto riguarda il calcio, le partite di ieri del Valencia e del Levante nella Coppa del Re sono state sospese a causa dell’impossibilità di raggiungere gli stadi. Inoltre, è stato sospeso l’incontro di Eurolega tra il Valencia Basket e il Lietkavelis. La partita di sabato del Valencia con il Real Madrid sicuramente non si giocherà, anche se c’è ancora da attendere l’ufficialità.
Ci sono conseguenze che riguardano anche altri eventi?
Nel Circuito Ricardo Tormo, anche se la pista si trova in condizioni ottimali, le infrastrutture di accesso e i parcheggi hanno subito gravi danni e necessitano di riparazioni urgenti in vista del Gran Premio di MotoGP della Comunità Valenciana, previsto per il 15, 16 e 17 novembre.
Le persone che hanno dovuto abbandonare le loro case dove sono state sistemate?
Per la gente che ha dovuto abbandonare la propria abitazione sono state aperte delle scuole e dei centri sportivi. I soccorsi arrivano dove possono, ma è scattata la solidarietà fra vicini per la ricerca del cibo e per tutte le altre necessità.
Le strade sono ancora piene d’acqua?
Sì, sono piene d’acqua, siamo sempre in stato di emergenza, viene distribuito cibo in scatola e acqua potabile. L’acqua scaricata dalla pioggia è arrivata fino al primo piano degli edifici, è entrata dappertutto.
(Paolo Rossetti)
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