Drammatiche e spettrali le immagini del centro commerciale Valencia, dove le idrovore sono al lavoro per svuotare il “parcheggio della morte“. Così è stato chiamato dopo che ci si è resi conto che quel parcheggio da 5.700 posti auto si è allagato a causa dell’ondata di fango causata dall’alluvione a Valencia. Il centro commerciale Bonaire di Aldaia è senza dubbio uno dei punti di soccorso più complicati nella tragedia che ha sconvolto la provincia di Valencia con la DANA.
Anche i paracadutisti di Alcantarilla sono stati coinvolti per i soccorsi, ma c’è stata solo una prima ispezione superficiale. Il livello dell’acqua è sceso a 1,5 metri in alcune zone del parcheggio, questo fa sperare che si possa cominciare a cercare i corpi che potrebbero essere rimasti intrappolati nelle auto o nel centro commerciale. Nei 2mila metri quadrati del parcheggio coperto di Bonaire, le forze di sicurezza stimano che si siano accumulati 200 milioni di litri d’acqua.
Le idrovore attivate avrebbero raggiunto un flusso di estrazione di due milioni di litri all’ora. Pare che sia stato eliminato il 40% dell’acqua accumulata, quindi resta un 60% da drenare. Ora che sono arrivate grandi pompe, i lavori di drenaggio saranno accelerati, ma è ancora possibile che i lavori continuino per altre 48 ore.
LE OPERAZIONI DI SOCCORSO AL CENTRO COMMERCIALE VALENCIA
“Nel parcheggio, il livello dell’acqua è ancora alto e per questo stiamo lavorando con macchinari pesanti per rimuovere i primi strati di acqua e fango, in modo da poter entrare“, ha dichiarato il tenente David Escribano, dello squadrone di paracadutisti di Alcantarilla, in merito all’operazione che stanno conducendo al centro commerciale Valencia. “Non posso dire quante ore ci restano. Non abbiamo una stima del numero di persone che potrebbero essere colpite, o del numero di veicoli all’interno, ma si tratta di un’area molto vasta. Si tratta di diversi piani e dobbiamo aspettare un primo tentativo di esplorazione“, ha aggiunto.
Invece, la polizia nazionale ha cercato di perlustrare l’interno del centro commerciale Bonaire di Aldaia, con il più piccolo dei droni a disposizione dell’Unità Aerea dell’Aeronautica Militare, essendo l’unico che, per le sue caratteristiche e dimensioni, può volare con certe garanzie nello strettissimo spazio che ancora esiste tra il tetto del parcheggio e lo specchio d’acqua che allaga il seminterrato.
Ma le ricerche con il drone sono state interrotte per le correnti d’aria che si generano a causa dei quattro ingressi, da cui entra vento che genera onde nel parcheggio. Non appena il drone potrà rientrare, cercherà di certificare se il sospetto che ci possa essere un alto numero di vittime sia vero o meno.
Intanto il ministro delle Infrastrutture spagnolo Oscar Puente è intervenuto con un post su X in cui fa delle precisazioni sulle speculazioni riguardanti il bilancio delle vittime: “Si è parlato dei parcheggi dei centri commerciali, ecc. dando un possibile numero di morti al loro interno, sulla base di voci o speculazioni che non sono vere. Ad oggi non si sa cosa si possa trovare in questi spazi. Pertanto, coloro che affermano di conoscere già il risultato non fanno altro che speculare“.