Modena, una 15enne si toglie il velo a scuola e viene picchiata dalle compagne che l’hanno prima bullizzata con insulti sui social aggredendola verbalmente e poi fisicamente. La denuncia della ragazzina, avanzata per stalking e lesioni aggravate nei confronti di tre amiche, ha fatto scattare le indagini della procura per i minori di Bologna, che ha poi ricostruito la vicenda scoprendo che in realtà la ragazzina era stata da qualche settimana presa di mira dalle coetanee, anche loro di origine marocchina, che non condividevano la scelta giudicata troppo “occidentale” di non indossare più il copricapo, decisione però che secondo quanto dichiarato dalla vittima, era stata presa di comune accordo con i genitori.
A partire da quel momento quindi, le tre avevano iniziato a perseguitare l’adolescente con comportamenti violenti e minacciosi soprattutto con post nei loro profili nei quali si rivolgevano alla loro amica dicendole: “Sei una prostituta”. Questo era stato solo uno dei tanti episodi, culminati con il più grave dell’aggressione vera e propria avvenuta durante l’orario scolastico, per la quale la 15enne era stata costretta a rivolgersi alle cure del pronto soccorso.
15enne denuncia tre coetanee per essere stata bullizzata e picchiata a scuola dopo aver deciso di togliersi il velo
La studentessa 15enne di Modena denuncia tre coetanee di origine marocchina dopo essere stata aggredita per essersi tolta il velo islamico a scuola. Le tre ragazze che erano precedentemente molto amiche della vittima oltre che compagne di classe, avrebbero iniziato a prenderla di mira per i suoi comportamenti troppo liberi, insultandola dapprima sui social e poi bullizzandola anche durante le lezioni. In seguito alla decisione di andare in giro a testa scoperta, presa insieme alla famiglia, la ragazzina era stata aggredita dal gruppo, picchiata e umiliata.
Da qui è poi scattata l’indagine della procura per i minori di Bologna che ha chiamato a testimoniare le protagoniste della vicenda, cercando di stabilire responsabilità ed eventuali colpevolezze. Anche perché in base a quanto affermato dalla vittima, questi comportamenti le avrebbero causato gravi traumi psicologici, a tal punto da avere la necessità di essere accompagnata a scuola dalla sorella maggiore per timore di subire attacchi violenti e successivamente anche costretta a chiedere l’assistenza di uno psichiatra.