SCIOPERO GENERALE 29 NOVEMBRE 2024 CONTRO LA MANOVRA
Si moltiplicano gli scioperi in Italia: l’ultimo in ordine cronologico a essere proclamato lo sciopero generale 29 novembre 2024. A indire l’agitazione sono stati i sindacati di base Cub, AdL Cobas, Sgb, Sial Cobas e Confederazione Cobas, Clap, che protestano contro la manovra del governo Meloni e la sua politica socio-economica. Sono, quindi, previste manifestazioni nelle principali città italiane, oltre a iniziative e assemblee anche nei posti di lavoro.
Peraltro, nella stessa data è stata indetto uno sciopero anche da Cgil e Uil. Ma Walter Montagnoli, che è il segretario generale del sindacato di base Cub, ci tiene a segnare la differenza con la mobilitazione dei sindacati confederali, spiegando che quello dei primi è uno sciopero generale e generalizzato, a supporto di una piattaforma complessa che segna “la distanza politica e di intervento da consociativismo e concertazione di Cgil e Uil e per dire basta all’impoverimento dei lavoratori e al peggioramento delle condizioni di lavoro“.
SCIOPERO GENERALE 29 NOVEMBRE 2024: LE RICHIESTE
Montagnoli aggiunge anche che lo sciopero generale 29 novembre 2024 proclamato dai sindacati di base nasce in contrasto alle politiche del governo Meloni, definite di “austerity“. La richiesta all’esecutivo è di fermare le misure che sostengono le politiche di guerra, oltre che in Europa (il riferimento è evidentemente all’Ucraina) anche in Medio Oriente, e di interrompere l’economia di guerra che ne consegue. Ma si chiede anche di dare un indirizzo economico che possa portare ad un incremento di salari e pensioni e si discosti dai tagli a settori come sanità, scuola e trasporti pubblici.
Per i sindacati di base bisogna, invece, occuparsi della sicurezza sul lavoro. A tal proposito si propone la creazione del reato di “omicidio sul lavoro” per quelle imprese e aziende che si macchiano di negligenza. Infine, viene respinto totalmente il decreto sicurezza, poiché priva di garanzie e tutele il diritto di scioperare e manifestare.
LE RAGIONI DELLO SCIOPERO GENERALE 29 NOVEMBRE DEI SINDACATI DI BASE
L’appello è a scendere in piazza contro una manovra che penalizza i lavoratori, ma nel comunicato ufficiale si segnala che “il problema della casa non si risolve con gli arresti” e che “le discriminazioni di genere negano democrazia e uguaglianza“, quindi si mette in guardia dal tentativo del governo di “rivedere la legge sull’aborto pur di mettere le mani sul corpo delle donne“. Nel mirino anche le spese militari del governo e il mancato intervento in merito al “ massacro del popolo Palestinese e Libanese“.
Bocciata anche l’autonomia differenziata, perché incrementerebbe le differenze sociali tra i territori. Per quanto riguarda i migranti, il protocollo Albania viene definito una soluzione “vergognosa“. Infine, bisogna risanare e mettere in sicurezza i territori per prevenire le devastazioni ambientali che sono frutto del loro sfruttamento.