La trasmissione di Rai 2 I Fatti Vostri nella diretta di oggi ha intervistato Marco Matteazzi che nell’ultimo periodo ha riscosso un notevole successo sui social dedicandosi ad una serie di imprese (verrebbe da dire: impossibili) partite dalla sfida a percorrere 100mila passi al giorno, ed arrivando fino a vere e proprie mini-maratone da 21 km corse – anche queste – quotidianamente: sfide autoimposte e diventate d’esempio per tanti giovani, partire dalla volontà di “riscattare il me bambino – spiega lo stesso Marco Matteazzi – la cui credibilità è stata tolta” condividendo il suo percorso sui social “per dare ispirazione alle altre persone e permettere loro di alzarsi e reagire alle cattiverie che stanno subendo”.
Tornando indietro con la mente, Marco Matteazzi racconta di aver subito “bullismo per gran parte della mia vita” fin da quando ad appena 11 anni in prima media “un professore mi urlò dietro che non sapevo saltare un ostacolo chiamandomi ‘polpetta’ e da lì il mio nome non è più stato Marco. Venni escluso dai gruppi di scuola – ricorda -, anche su WhatsApp” e il quadro si aggravò sia perché “i professori non si erano resi conto del disagio perché già andavo male a scuola e soffrivo di ansia sociale”; ma anche – se non soprattutto – perché decise di “non raccontare niente alla famiglia” dato che “non avevo un grande rapporto per andare ad esprimere quello che succedeva” e temeva anche che sarebbe iniziata a circolare la voce “che mi facevo difendere dai genitori”.
Marco Matteazzi: “La prima volta tornai a casa con i crampi e i piedi gonfi”
Da quel momento Marco Matteazzi ha iniziato a maturare l’idea di rialzarsi e (letteralmente) iniziare a correre, scegliendo il ‘format’ delle sfide perché – racconta – “mi è sempre piaciuta l’idea di superare i limiti“: la prima volta documentata sui social risale ad un paio di anni fa e ricorda di aver fatto “senza alcun tipo di allentamento 108mila passi” per un totale di oltre 92 km che si concluse – oltre che con l’adrenalina – con “i crampi alle gambe e i piedi gonfi“.
Ma anche a fronte dei dolori Marco Matteazzi non si è fermato e da quel momento ha iniziato ad allenarsi per arrivare all’obiettivo di correre “21 km per 10 giorni” aggiungendo “dal 40esimo, ogni 10 giorni un’ultra maratona” da 100 km; mentre guardando al futuro spiega che il prossimo obiettivo è quello di “42 km al giorno per 100 giorni e finire il 23 maggio nella Gara del passatore di Firenze che è un’ultra maratona da 100 km”.