Il 13 ottobre scorso il povero Leo, 15enne di Senigallia, decise di prendere la pistola del padre e di uccidersi. Oggi Storie Italiane ha parlato con la mamma della vittima, la signora Viktoryia, convinta fin dalla prima ora che il figlio si sia suicidato perchè vittima di bullismo: “Abbiamo chiesto aiuto a istituzioni, famiglie, a tutti quelli che sanno qualcosa di parlare, qualsiasi informazione che può uscire”. Al momento si indaga contro ignoti per istigazione a suicidio, ma sarebbero coinvolti cinque ragazzi, tre all’interno della classe e due fuori dalla scuola. “Dovevamo andare a parlare con il preside per capire cosa stesse succedendo ma non siamo riusciti ad arrivare in tempo”.
E ancora: “Leo aveva parlato con me di bullismo, mi mandava direttamente i messaggi da scuola, io volevo fare la denuncia ai carabinieri ma lui mi aveva detto di aspettare, poi aveva incontrato il ragazzo che gli dava fastidio e gli aveva stretto la mano. Era il 6 ottobre”, quindi una settimana esatta prima del suicidio. “Sembrava che il problema fosse superato visto che il giorno dopo era andato a scuola ma io volevo denunciare la situazione al preside. Leonardo era però un ragazzo molto buono e voleva risolevere le cose in maniera bonaria”.
LEO, 15ENNE DI SENIGALLIA SUICIDA: “NESSUN DOCENTE AL FUNERALE”
In collegamento a Storie Italiane anche l’avvocato della famiglia del povero 15enne di Senigallia: “Nessuno dei docenti ha fatto le condoglianze a Leo e non è venuto al funerale. La scuola sta tutelando solo se stessa ma dovrebbe tutelare gli alunni. I docenti hanno avuto un atteggiamento di omertà, non hanno mai scritto nulla sul registro, negli ultimi giorni di scuola Leo aveva sempre l’auricolare nelle orecchie per non sentire gli insulti”.
“Da quanto tempo vanno avanti questi atti? Dall’inizio delle lezioni, l’anno precedente questi ragazzi avevano preso di mira un amico di Leo, poi hanno preso di mira Leo e abbiamo delle testimonianze di studenti che hanno confermato questi atteggiamenti”. E ancora: “Il nostro sospetto è fondato, assolutamente sì. Sono state fatte delle dichiarazioni alla stampa di una docente che ha chiesto di intervenire mettendo fine alle voci sull’istituto. Risulta poi che è stato il preside ad aver imposto ai docenti di fare questa lettera.
LEO, 15ENNE DI SENIGALLIA SUICIDA: “SIAMO ENTRATI IN POSSESSO DI DOCUMENTI…”
E ancora: “Noi siamo entrati in possesso di questi documenti, mi hanno mandato lettere anonime con tutta la documentazione, sarà nostra premura farvela avere”. L’avvocato ha quindi rivolto un appello a tutti coloro che sanno: “Mi arrivano tantissime lettere anonime con segnalazioni e questo è sintomatico della paura che le persone hanno di parlare e sintomatico della paura del povero Leo.
“Lui aveva detto ad un docente che voleva andarsene ma gli aveva risposto che c’è l’obbligo scolastico fino a 16 anni”. La mamma di Leo ha aggiunto: “Nessuno si è mai fatto sentire della scuola ne prima ne dopo, io non sapevo nulla solo tramite conversazioni con mio figlio con vari messaggi o quando era a scuola”.