Quando si dice la “par condicio”. Se Elon Musk twitta una riga di commento sui giudici italiani che sabotano le iniziative del governo Meloni in Albania (“Giudici così se ne devono andare”) è “una indebita ingerenza negli affari interni italiani” tuona Ernesto Carbone, membro laico del Consiglio superiore della magistratura, che giudica “pericolose” le parole di Musk: “Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l’etere i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia”, aggiungendo “Elon Musk entra in modo violento criticando un potere dello Stato. Tutto questo è inaccettabile, ma soprattutto pericoloso”. Rincara la vicepresidente della ANM, Alessandra Maddalena. “Qui non è più in gioco l’indipendenza della magistratura, ma qui si tratta della sovranità dello Stato italiano. Innanzitutto bisognerebbe pensare a questo tipo di difesa e poi a quella della giurisdizione”.
Potenza di un tweet, visto che si scatena anche il mondo politico e – a parte la sinistra più radicale – clicca anche Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo che su Twitter scrive: “L’Italia e l’Europa non prendono lezioni di democrazia da nessuno, tanto meno da Elon Musk, il cui unico scopo è minare i nostri valori fondamentali, a partire dall’indipendenza della magistratura. Vada a costruire i suoi regimi nello spazio”.
Mentre Musk manderà sicuramente i suoi satelliti nei cieli di Bergamo, dopo aver constatato tale putiferio verrebbe però da chiedersi come mai allora la sinistra ed i media italiani non abbiano neppure atteso l’incoronazione di Trump, ma ancora ad urne aperte (non è ancora concluso lo scrutinio dei voti alla Camera dei rappresentanti, ai repubblicani mancano ancora 2 seggi per avere la maggioranza assoluta con 13 seggi che restano da assegnare) abbiano già iniziato il cannoneggiamento a palle incatenate di tutte le nomine che si avvia a firmare il nuovo presidente.
È una critica serrata e a tutto campo (questa invece non sarebbe ingerenza?) e se per esempio si parla di una nomina alla sicurezza interna di Kristi Noem, la governatrice del South Dakota, poco conta che i repubblicani nel suo stato abbiano vinto con il 72% dei voti al Senato: l’importante per il Corriere della Sera e per la stampa italiana non è giudicare il suo operato, ma far sapere che la governatrice avrebbe sparato al suo cane e – forse – anche a una capra.
Riportiamo allora le cose a un minimo di logica. È sempre sinonimo di libertà giudicare il prossimo in termini civili, sia per Musk di commentare l’operato di certi giudici – interpretando tra l’altro i sentimenti di molti italiani –, così per i media italiani di criticare Trump.
Piuttosto, passando ad un commento politico sulla stampa e la politica italiana, è ben significativo che la sinistra non abbia ancora “elaborato il lutto” del 5 novembre e meditato su tutte le colossali sciocchezze che erano state scritte sugli americani in questi mesi, interpretando “à la carte” i segnali e i sondaggi pur di poter “dimostrare” che Trump & C. erano il male assoluto.
Lo stesso metro di giudizio (ma ormai è un dato scontato) viene usato su una quantità di argomenti, senza tener conto che – tornando all’America – Trump aveva delineato in modo chiaro e netto il suo programma ed ora, con le prime nomine, non fa che confermarlo. A differenza di quanto spesso avviene in Italia circa il mantenere le promesse elettorali, Trump aveva detto e ripetuto di voler “deportare” i migranti irregolari (attenzione al significato diverso che può avere il termine in italiano e in inglese) e adesso non fa che muoversi esattamente come aveva preannunciato.
Anche negli USA alcuni Stati democratici e molti giudici si stanno preparando per azzoppare per quanto possibile la futura politica presidenziale, ma questo fa appunto parte dell’equilibrio dei poteri e la cosa è normale, così come i conflitti di giurisdizione tra Stati ed Unione che – a 250 anni dalla fondazione degli USA – hanno ancora motivi di tensione su reciproci ruoli, responsabilità e competenze.
Per questo è molto importante chiudere alla svelta i conteggi alla Camera. Se i repubblicani avranno anche lì la maggioranza, questo potrebbe significare per Trump una maggior speditezza nel far varare le sue nuove leggi. Leggi che non verranno certo modificate – negli USA come in Italia – per un tweet di Elon Musk.
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