La storia della comicità e dell’umorismo entra nello studio de La Volta Buona questo pomeriggio grazie alla presenza di uno dei punti cardine del settore: Enrico Beruschi. Ha vissuto l’epopea della risata in tv, volto iconico del ‘Drive In’ e di altri programmi di successo. Nel salotto di Caterina Balivo non si racconta solo dal punto di vista professionale ma anche nel merito dei suoi legami affettivi grazie alla presenza di sua nipote Susanna e sua figlia Gloria.
Enrico Beruschi parte dagli albori, dal doppio lavoro per assecondare sia il posto fisso che la passione per il mondo della comicità. “Io sempre appassionato di cabaret, si era sparsa la voce che io sapessi raccontare le barzellette, però ci ho messo due anni… Facevo il doppio lavoro, giorno e notte. Cochi e Renato facevano notte fonda, io invece scappavo perchè alle 7 dovevo svegliarmi”. Parola poi alla nipote dell’attore, Susanna: “Che rapporto abbiamo? La verità è che più che un nonno è quasi un amico”.
Enrico Beruschi e la prima volta ‘tutto’ per sua figlia Gloria: “Andammo a Roma e…”
Segue il discorso la figlia di Enrico Beruschi, Gloria, che racconta: “Com’è come papà? I primi anni forse un po’ assente per i tanti impegni, però allo stesso tempo presente perchè appena poteva stava con noi, ci raggiungeva in vacanza”. Ricorda però ancora in maniera nitida quando, da piccola, un giorno l’attore la prelevò da scuola per vivere un’intera giornata con lei. “Mi ‘rapisce’ e mi porta a Roma perché non ci vedevamo mai e quindi è stata una grande occasione per me per conoscerci ancora meglio. Se è vero che ero gelosa quando gli chiedevano gli autografi? Sì, soprattutto dalle donne; era sempre circondato da belle signore e io dicevo: ‘Lasciatelo stare, è il mio papà!’”. Enrico Beruschi si concede poi una battuta a proposito di sua moglie Adelaide: “Ha preso da mia moglie, però sono uno schiavo come la maggior parte degli uomini sposati!”.