Emergono ulteriori dettagli in merito alla spinosa vicenda riguardante Puff Daddy, il noto artista americano che si trova da settimane in carcere dopo essere stato arrestato. Le ultime gravi accuse riguardano dei presunti abusi sessuali nei confronti di Justin Bieber, altra star a stelle e strisce, storico pupillo proprio di Puff Daddy. A rivelarlo, come precisa il Corriere della Sera attraverso il proprio portale online, sarebbe stato Suge Knight, ex produttore, parlando con Michael Franzese.
Knight si trova in carcere dove sta scontando una condanna per omicidio a 28 anni, ed ha appunto puntato il dito nei confronti di Puff Daddy, al secolo Sean Combs, accusando lo stesso e i suoi amici di aver abusato sessualmente di Justin Bieber, precisando inoltre che molta gente sapeva ma che ha preferito restare in silenzio, senza raccontare nulla. Accuse ovviamente gravissime che se confermate renderebbero la posizione di Puff Daddy decisamente problematica, anche se ricordiamo, lo stesso si è sempre proferito innocente rimandando al mittente ogni accusa.
IL RAPPORTO FRA JUSTIN BIEBER E PUFF DADDY
Il quotidiano di via Solferino sottolinea come Justin Bieber conosca Puff Daddy da quando ha 15 anni, un ragazzino che si affacciava al mondo della musica. All’epoca Combs aveva 40 anni, e decise di prenderlo sotto la sua ala, ma rileggendo oggi quanto accaduto, quel rapporto potrebbe “apparire inquietante” sottolinea il Corriere della Sera.
Proprio a seguito di tali voci in questi giorni sono riapparsi online alcuni video dello stesso Puff Daddy insieme ad un Justin Bieber ragazzino, in cui il primo prometteva al secondo di fargli guidare la sua Ferrari quando avrebbe compiuto 18 anni, oltre a dargli una villa. Nel filmato Sean Combs si rivolge anche all’artista, all’epoca emergente, dicendogli: “Ciò che faremo non dovrà mai uscire”, precisando poi che si tratta di un sogno che ogni 15enne vorrebbe vivere. Suge Knight definisce come malsane ciò che sarebbe stato fatto a Justin Bieber, ma anche la cosa più triste che sia mai capitata.
SUGE KNIGHT VS PUFF DADDY: COSA RISCHIA L’ARTISTA
Le accuse di Knight, ex numero uno della Death Row Records, sono rilevanti in quanto lo stesso non sembra cercare visibilità, avendo già in passato accusato Sean Combs, in merito a ciò che sarebbe accaduto durante i suoi famosi “party in bianco”, a cui avrebbero partecipato alte personalità come politici, principi e anche dei preti. Knight si lamenta del fatto che “nessun si è fatto avanti”, facendo poi i nomi di Rick Ross, Jay Z e Snoop Dogg, star della musica a stelle e strisce.
Al di la di queste accuse, Puff Daddy rischia 15 anni di carcere fino ad un massimo dell’ergastolo nel caso in cui venisse ritenuto colpevole di traffico sessuale, e contro di lui vi sono un sacco di testimonianze che saranno difficili da smontare per la difesa.