LE PASSIONI E LE INDAGINI DI GIULIANO MIGNINI
Noto come il pm dell’omicidio Meredith Kercher, Giuliano Mignini in realtà si è occupati di diversi casi nel corso della sua carriera. Ad esempio, oltre ad aver svolto le indagini sul delitto di Perugia, si è occupato del caso del Mostro di Firenze. Ma il magistrato ora in pensione avrà modo di raccontarsi a Magistrati, il programma che conduce Cesare Bocci su Rai 3.
Dunque, avrà modo di parlare di due dei casi più noti di cui si è occupato, ma anche del “canale” che si è aperto con Amanda Knox, di cui chiese una pesante condanna e che poi è stata assolta. Ma avrà modo anche di parlare della sua famiglia e della sua passione per l’archeologia e la storia, che del resto ha ereditato, visto che fa parte di una famiglia di illustri scultori.
Ma Giuliano Mignini ha deciso di intraprendere un altro percorso professionale, entrando in magistratura. Ha cominciato come pretore a Volterra, poi ha lavorato nei tribunali di Pisa, Terni e Perugia, dove è rimasto fino al 2013. Proprio a Perugia ha trattato molte indagini, alcune delle quali anche molto complesse.
LA CARRIERA DELL’EX PM GIULIANO MIGNINI
Giuliano Mignini è noto per essersi occupato dell’omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher, ma ha trattato anche il procedimento sull’omicidio del dottor Francesco Narducci, connesso a uno dei delitti del Mostro di Firenze. Per quanto riguarda, invece, il delitto di Perugia, ha svolto tutte le indagini e rappresentato l’ufficio del pm in primo grado e in appello, che avviò una serie di ribaltamenti. Ma il magistrato è stato anche membro della Direzione Distrettuale Antimafia di Perugia, in qualità di sostituto, poi dal 2013 è diventato sostituto alla procura generale della Corte d’Appello della città umbra.
Sposato e con quattro figlie, è andato in pensione quattro anni fa, ma un anno dopo è diventato consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle associazioni criminali. Ma è diventato anche scrittore, visto che ha realizzato il libro “Caso Meredith Kercher. Una vicenda giudiziaria tra due continenti“, in quanto consapevole che sul caso non sia stata fatta verità, né mediatamente né a livello processuale. “È rimasta questa ferita, questo vulnus all’ordinamento italiano. Non è stato posto riparo a questa ingiustizia“, dichiarò nei mesi scorsi.