Antonello Venditti nel salotto di Domenica In si è raccontato nei meandri della sua carriera; tanti ricordi, aneddoti, ma soprattutto riflessioni esistenziali passando in rassegna anche i tanti riferimenti presenti nel suo ultimo libro ‘Fuori fuoco’. L’atmosfera si è fatta toccante quando il cantautore ha raccontato della sua esperienza alle prese con la depressione: una patologia che può affliggere, distruggere e addirittura far pensare a togliersi la vita. Anche il cantautore ha confessato di aver pensato al suicidio e anche grazie ad un’amicizia speciale è riuscito a superare quel calvario. “Lucio Dalla mi ha salvato dalla depressione, lui se ne accorse nel 1980 proprio nel periodo di massimo successo; a parte la separazione non avevo niente. Lui mi consigliò di andare via da Roma… E’ come se mi avesse curato”.
Antonello Venditti e il calvario della depressione: “Avevo un grande mal di vivere…”
Antonello Venditti, proseguendo quasi commosso il racconto della depressione vissuta nel momento forse più alto della sua carriera, ha rivelato: “Io mi volevo uccidere, pensai di farlo con la macchina; avevo un grande mal di vivere. Alla fine sono guarito con l’amore, quello percepito. Io sono guarito veramente come una bomba atomica, come un’apparizione divina, al Circo Massimo: quando la Roma ha vinto lo scudetto”.
Il percorso di Antonello Venditti è stato duro, tortuoso; il pensiero del suicidio e le ipocondrie relative alla mancanza di accettazione: “Non mi accettavo, non mi piacevo; tendevo alla perfezione. Quando succede questo sei in realtà più fragile nei confronti della depressione”. Ancora però il cantautore, sempre nello studio di Domenica In, ha spiegato come sia stato fondamentale in questo percorso il suo grande amico e compianto collega: “Devo quindi dire grazie a Lucio Dalla, che poi è grazie a lui che torno a Roma”.