Francesca Mandarino è la ragazza che sabato notte è morta in quel di Roma, lungo la via Tiburtina. La giovane, solo 21enne, aveva presentato la propria candidatura alle elezioni Sapienza futura pochi giorni prima, era piena di speranze e di sogni da realizzare che si sono però tutti spenti e infranti lo scorso 16 novembre. Viaggiava su una Opel Mokka, un piccolo B-SUV, che si è schiantato stroncandole la vita. Potrebbe sembrare un “banale” incidente stradale mortale, come purtroppo ne capitano quasi ogni giorno, ma la verità è che su quella vettura viaggiavano in sei, nonostante fosse omologata per cinque.
La vicenda viene riportata dal Corriere della Sera attraverso le proprie pagine online, uno dei tre incidenti mortali delle ultime 48 ore avvenuti nella capitale, per ultimo quello che ha visto la morte di un poliziotto di 32 anni. La vettura di Francesca Mandarino era guidata da un’amica, anche lei calabrese come la vittima di anni 23, che è stata in seguito denunciata dai vigili urbani romani per omicidio stradale.
FRANCESCA MANDARINO MORTA IN INCIDENTE: UN RAGAZZO SI E’ SVEGLIATO DAL COMA
La ragazza si trova al momento in condizioni molto gravi ricoverata in ospedale, mentre Luigi, un altro giovane che si trovava sull’auto, si è fortunatamente svegliato dal coma farmacologico. L’incidente è stato drammatico, visto che sia Luigi quanto Francesca sono stati sbalzati fuori dall’auto durante un cappottamento e il forte sospetto, riporta il quotidiano di via Solferino, è che la giovane conducente avesse alzato un po’ troppo il gomito prima di guidare. La ragazza veniva da una serata al ristorante in compagnia degli amici e stando a quanto sostenuto dai primi soccorritori, nell’abitacolo vi era un forte odore di alcol.
Un giovane a bordo dell’auto e che fortunatamente ne è uscito illeso, sostiene però di non aver bevuto e che la sua amica non stava guidando velocemente, ma ad un certo punto si è sentita come “un’accelerazione improvvisa”. Che si sia verificato quindi qualche guasto che ha poi causato l’incidente? Sembrerebbe un problema anomalo, visto che è raro che una macchina acceleri in maniera autonoma, soprattutto non una vettura dotata della tecnologia più recente di guida autonoma come appunto una Mokka.
FRANCESCA MANDARINO MORTA IN INCIDENTE: ERA A POCHI MINUTI DA CASA
Francesca Mandarino era a pochissimi minuti da casa quando ha trovato la morte, visto che la ragazza alla guida stava riportando a casa gli amici e la prima a scendere sarebbe stata proprio la vittima nonché Luigi. Purtroppo solo uno dei due ce l’ha fatta, ed è anche per questo che la rettrice de La Sapienza, Antonella Polimeni, ha chiesto che vengano messe in atto delle azioni urgenti per sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio degli incidenti mortali, e interventi contro questa scia di sangue che non vuole trovare la parola fine.
La speranza è che con l’introduzione del nuovo codice della strada e le normative più restrittive contro guida in stato di ebbrezza e uso del telefonino alla guida, possano migliorare la situazione.