Drammatico il caso segnalato oggi da Storie Italiane, quello di un finto ginecologo di Lecce, che ha tratto in inganno diverse vittime, così come emerso da indagini accurate durate ben 3 anni. Al momento sono due i procedimenti penali a suo carico, in due tribunali differenti. Il modus operandi era più o meno sempre lo stesso, delle videochiamate da parte dello stesso finto ginecologo che sottoponeva poi le vittime a delle domande molto intime ed esplicite, e anche a delle vere e proprie visite”.
Nel frattempo lo stesso ginecologo registrava il tutto, molto probabilmente per puro piacere. Oggi Storie Italiane ha avuto in collegamento il legale della prima vittima che ha denunciato l’andazzo del finto medico che avrebbe tra l’altro hackerato dei dati sensibili delle cartelle mediche. Ovviamente è solo una delle accuse mosse all’imputato al momento rinchiuso nel carcere di Lecce e che oggi, per l’udienza del processo (con rito abbreviato), non si presenterà.
FINTO GINECOLOGO A PROCESSO A LECCE: “VICENDA ORRENDA E PERICOLOSISSIMA”
Al momento le vittime sarebbero in totale 25, sempre con le stesse accuse, distribuite fra i due procedimenti di cui sopra. “Una vicenda orrenda e pericolosissima, significa che uno bravo ad hackerare puà accedere ai nostri dati di salute, alla nostra privacy”, commenta Eleonora Daniele. “Le vittime sono concentrate soprattutto in Puglia – aggiunge Roberta Spinelli, inviata di Storie Italiane – ma ce ne sono anche in altre regioni ed è un recidivo, è già stato condannato due volte per gli stessi reati”.
E ancora: “Non è un medico, si spacciava come finto medico… ha attirato nella sua rete nuove vittime mentre era agli arresti domiciliari, e poi ci sono gli ultimi due procedimenti, con vittime in tutta Italia”. Ha quindi preso le parole l’avvocato di una delle vittime, che ha spiegato: “Oggi c’è stata l’udienza preliminare e mi sono costituito parte civile così come altri difensori delle stesse vittime.
FINTO GINECOLOGO A PROCESSO A LECCE: “CHIESTO IL RITO ABBREVIATO”
L’avvocato ha proseguito: “Il magistrato a seguito di una serie di questioni si è riservata di decidere ma il difensore del finto ginecologo ha già anticipato che ci sarà un rito abbreviato, quindi le vittime non saranno di nuovo sentite ma ci si baserà sugli atti già raccolti dalla procura e l’ha subordinato alla richiesta di perizia psichiatrica con la quale la difesa punta a sostenere eventualmente l’incapacità di intendere e volere. L’incapacità deve essere dimostrata al momento dei fatti ma quei fatti, basta leggere le condotte imputate, sono di una lucidità inesorabile, lui ha strutturato una tecnica per adescare le vittime in maniera assolutamente lucida, quindi non ci sono sospetti sulla sua capacità”.
E ancora: “Con il rito abbreviato, qualora sia ammesso, ha diritto ad uno sconto di un terzo sulla pena”. Al momento l’imputato finto ginecologo si trova nel carcere di Lecce “Lui non ha accesso ai dati sanitari ma è un hacker, ed è così che è stato in modo di accedere a queste informazioni sensibili”.