Il Nord magnetico si sta spostando ad una velocità elevata, più di 48 chilometri l’anno. Un fenomeno osservato dagli scienziati che stanno anche monitorando attentamente gli effetti che potrebbe produrre in relazione all’ambiente terrestre influenzandone le dinamiche. Non è ancora certo se si tratti di una fase che può essere considerata transitoria o di un cambiamento in ulteriore evoluzione e che quindi aumentare o diminuire, anche perchè come confermano gli studi condotti fino ad ora, i movimenti dei Poli avanzano di continuo.
Tuttavia, dai rilievi effettuati che tengono traccia delle variazioni, è emerso che mai prima d’ora fossero avvenuti in modo così veloce. Il Polo è fortemente influenzato dalle attività del nucleo terrestre composto da ferro liquido in grado di generare un forte campo magnetico in corrispondenza dei rispettivi punti a Nord e Sud, ed il loro movimento porta ogni 200mila anni circa ad una completa inversione. Questo comporta oscillazioni dell’intensità significative in certi periodi con temporanee anomalie, anche se storicamente questa che sta avvenendo ora sembrerebbe essere straordinaria.
Nord magnetico si sposta velocemente: quali saranno gli effetti sull’ambiente terrestre
La velocità di spostamento del Nord magnetico, arrivata a più di 48 chilometri l’anno, è un fenomeno che non era stato mai registrato prima a questi livelli di intensità. Gli scienziati che stanno studiando le dinamiche geofisiche delle variazioni, stanno cercando ora di capire quali potrebbero essere le possibili conseguenze per l’ambiente terrestre e l’impatto sulle attività dell’uomo.
Escludendo correlazioni con il cambiamento climatico e con eventi meteorologici estremi, che non sono mai state effettivamente accertate, lo spostamento del Polo potrebbe però avere altri effetti. Uno dei più evidenti è quello sulle direzioni delle bussole e dei sistemi Gps, che specialmente nella navigazione si basano sul campo magnetico dei Poli. Un aspetto invece un po’ più preoccupante è quello dell‘influenza del geomagnetismo sulla schermatura solare. Permettendo alle radiazioni di penetrare infatti, potrebbe aumentare sia l’esposizione ai raggi Uv a causa dell’indebolimento della concentrazione dello strato di Ozono.