Tra gli ospiti della primissima puntata di Belve – sempre su Rai 2 con Francesca Fagnani – è stato ospitato Riccardo Scamarcio che si è lanciato nella classica graffiante intervista tipica di Francesca Fagnani lasciandosi ‘scappare’ alcune rivelazioni inedite sulla sua vita e carriera: tra le più discusse – che vi avevano già anche anticipato in quest’altro articolo – l’attore ha rivelato di essere stato a lungo legato all’uso delle droghe che ha confessato di “conoscere bene” e di averle – escludendo “l’eroina” – provate tutte; ma fortunatamente senza mai avere “avuto momento veramente problematici”, tanto che lo stesso Riccardo Scamarcio ha rivendicato di non essere “mai caduto nella dipendenza vera“.
Passando all’argomento della sua carriera di successo, Riccardo Scamarcio ci tiene a dirsi (forse) leggermente pentito per essere stato “tracotante da giovane”, tanto che “ho preso degli schiaffoni belli forti e ho capito che dovevo stare con i piedi per terra”; mentre ricorda anche – con una certa tristezza – che “premi importanti non ne ho mai vinti” rivendicandoli in particolare per pellicole come “‘Euforia’ di Valeria Golino dove abbiamo fatto una cosa bella [oppure] ‘Loro’ di Sorrentino, per cui non mi hanno neppure candidato”.
Una carriera – ricorda Riccardo Scamarcio – iniziata quando entrò all’Accademia di Roma nei sol 16 selezionati tra i 400 candidati, ricordando che all’epoca “ero un ragazzo che aveva una buona energia e poi l’aspetto fisico ha certamente aiutato“, ma per entrare all’accademia racconta di aver dovuto “recuperare quattro anni in uno” di scuole superiori; e precipitando direttamente nel centro del successo quando aveva solamente vent’anni, sostiene di aver anche attraversato diversi momenti in cui “mi sentivo di avere qualcosa di speciale, di essere una rock star” prima di capire che “in realtà non è così”.
Riccardo Scamarcio: “Non ho mai tradito nessuna… Almeno, non con il cuore”
Tornando indietro alla sua infanzia, Riccardo Scamarcio ricorda di essere stato “monello, molto monello” tanto che “a 13 anni guidavo già la macchina“, per poi mettere in chiaro che “le regole le conosco” e rivendicando che “mi piace anche infrangerle” precisa che lo fa sempre “con un senso e non deliberatamente. Faccio sempre la cose con cognizione di causa”: un tema che si ricollega – quasi naturalmente – agli amore di Riccardo Scamarcio, nei quali rivendica che “non ho mai tradito” prima di ripensarci e precisare che “almeno non con il cuore, perché con il corpo mi è capitato” ironizzando immediatamente dopo sul fatto che “sono scorpione ascendente leone, quindi fedelissimo”.
Complessivamente, oggi Riccarco Scamarcio a Belve rivendica che seppur da ragazzo sia stato “un po’ irrequieto, ho messo la testa a posto“, soprattutto grazie al primo incontro – ormai quasi quattro anni fa – con “mia figlia Emily“: parlando di lei a Belve ci tiene a dire che “la amo tanto e penso di essere un buon padre” raccontando che “è lei che consola me e mi ha cambiato perché ora penso che non posso morire per restare il più possibile al suo fianco”. Chiudendo l’intervista Riccardo Scamarcio sostiene che “potessi riporterei in vita mio padre che ho perso sette anni fa, ma non gli direi nulla, lo abbraccerei e basta”.