Margaret Spada è morta dopo l’anestesia che le è stata somministrata prima di sottoporsi ad una rinoplastica in una clinica di Roma. A “Mattino 4”, racconta la sua storia Nadia, una donna che si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento in quello studio ma ha poi deciso di non farlo. “Ero andata per un semplice consulto, sono entrata in studio perché volevo capire cosa si poteva fare e cosa avrei ottenuto. Il dottore, però, mi ha detto che aveva la sala libera e che mi avrebbe operato subito. Io volevo assottigliare la punta del naso e volevo prima vedere cosa sarebbe venuto fuori ma lui mi disse che dovevo fidarmi di lui. Allora io ho detto come scusa che dovevo lavorare e lui mi rispose ‘Non ti preoccupare, è come quando vai dal dentista’. Allora sono andata via”.
Nadia, ancora, racconta: “Anche io conosco una ragazza che si era sottoposta ad un mini intervento e mi sembrava una cosa carina, soprattutto una cosa che si faceva in anestesia locale”. Per questa piccola operazione alla quale Nadia si sarebbe voluta sottoporre, le erano stati chiesti 3.000 euro.
Margaret Spada, il medico plastico: “Sbagliato banalizzare le operazioni”
Parlando dei prezzi dello studio al quale la giovane Margaret Spada si è rivolta, Ylenia Bevilacqua, medico plastico ed estetico, a “Mattino 4” spiega: “I prezzi? Ognuno dà un certo valore al suo valore ma il range è un po’ una cosa strana, ci possono essere delle variabili legate ai tempi operatori più o meno lunghi ma così larghi sono strani. La ragazza magari non ha pensato che fosse importante rimanere a digiuno, o forse non le è stato detto”. Secondo la dottoressa, “è sbagliato banalizzare l’operazione chirurgica. Non è un intervento banale. Ogni anestesia è importante, il cuore scompensa e si alterano i battiti cardiaci. Bisogna scegliere bene le strutture, in modo che sappiano gestire le complicanze. Parliamo di interventi di routine ma non significa che siano banali, ci possono essere sempre complicanze”.