Da una lungo percorso lavorativo nel ruolo di conduttore televisivo e radiofonico, il comico Gabriele Corsi – classe 1971 – fa parte del Trio Medusa dalla fine degli anni Novanta e ha recitato anche in diversi film per il cinema e serie TV, come Febbre Da Cavallo (2002) di Carlo Vanzina e Il Maresciallo Rocca (1996-2005). Dopo un ultimo ruolo per il cinema, nel 2024 – ne I Soliti Idioti 3 – Il Ritorno, uscito in sala nel mese di gennaio – l’attore romano si è anche dedicato, molto recentemente, alla stesura di un libro in cui racconta la sua esperienza personale di conoscenza con l’Alzheimer.
Da quando ha scoperto la malattia del suo papà, il conduttore – da poco reduce da un anno di Servizio Civile – ha deciso di inserire le sue riflessioni e considerazioni personali riguardanti questa scoperta all’interno del romanzo. A proposito del suo confrontarsi con la malattia del padre e di ciò che ha scritto nel suo libro, dal titolo Che Bella Giornata. Speriamo Che Non Piova, il conduttore ha voluto parlarne in maniera più approfondita nel corso di un’intervista. Durante l’intervista, rilasciata, nel mese di ottobre, a Radio Deejay, il conduttore Gabriele Corsi ha spiegato in che modo, con questo romanzo, desideri raccontare l’urgenza di affrontare una situazione così delicata. Il romanzo stesso “é un urgenza”. Un’urgenza, però, da condividere con leggerezza, con il lettore, invitando, quindi, quest’ultimo a rifarsi – come accade con il titolo stesso dell’opera – a una canzone, a un’omonima strofa, di Caterina Caselli.
Gabriele Corsi chi é, il conduttore che dopo i Soliti Idioti spazia dal calcio alla poesia
Oltre a quest’ultima sua creazione letteraria, in cui parla di pozzanghere, in quanto metafore di una condizione molto personale, è stato recentemente ospite alla trasmissione In Altre Parole in onda su La 7. In quest’occasione il comico e conduttore Gabriele Corsi ha recitato i versi di una poesia in cui contrappone le sensazioni ed emozioni che si possono provare in un periodo della propria esistenza ad altri argomenti che sembrano riguardarlo, in modo altrettanto fedele, da vicino.
Durante l’interpretazione della poesia “Fammi essere ancora figlio”, il commentatore dell’Eurovision Song Contest 2022 torna a parlare anche di uno degli sport che lo appassiona di più, il calcio. Dopo aver partecipato nel ruolo di protagonista A Quelli Che Il Calcio – dal 2011 al 2013 – Gabriele Corsi invita il padre ad abbracciarlo, ancora, “come dopo un goal”, immergendo il pubblico in studio nel suo desiderio di ricevere e, al contempo, donare rassicurazione.