CHI È JACK BURKE: IL CICLISTA CHE HA BATTUTO IL RECORD DI NIBALI SUL MORTIROLO
Mentre l’attività del ciclismo professionistico è ferma per l’inverno, tra gli appassionati circola una domanda: chi è Jack Burke? Parliamo di un ciclista canadese di 29 anni che nelle ultime settimane si sta esaltando sulle più celebri salite italiane. Ad ottobre infatti Jack Burke ha strappato a Jai Hindley il record di scalata dello Stelvio dal versante altoatesino di Prato allo Stelvio, mentre settimana scorsa Burke si è preso anche il record di ascesa del Mortirolo dal versante più duro, quello da Mazzo di Valtellina, con il tempo di 43’35”, cioè un minuto e sette secondi meglio del precedente record di Vincenzo Nibali.
Questo il verdetto di Strava, anche se naturalmente certi “record” vanno presi con la massima cautela, dal momento che naturalmente Jack Burke (o chi si butta in imprese simili) si prepara appositamente per scalare nel più breve tempo possibile, mentre per un ciclista professionista ci possono essere molte variabili, affrontando queste salite in corsa: dal meteo all’andamento tattico della gara, dalle fatiche dei giorni precedenti al disegno della tappa in cui queste ascese mitiche sono collocate. Pur tutto questo premesso, restano comunque prestazioni eccellenti e quindi anche noi siamo curiosi di scoprire chi è Jack Burke…
CHI È JACK BURKE: LA CARRIERA DEL CICLISTA
Abbiamo già detto che è canadese e ha 29 anni, per la precisione nato il 12 giugno 1995, ma possiamo certamente aggiungere molto altro per descrivere meglio chi è Jack Burke. Uno che va così forte in salita non può essere del tutto sconosciuto: peso forma di 70 chili per 180 cm di altezza, da juniores nel 2014 fu coinvolto in un caso doping dal quale fu però assolto, poi a partire dal 2016 ha pedalato per sette stagioni nella categoria Continental, cambiando squadra a ogni stagione. Certamente non un fenomeno, non avendo mai ottenuto alcuna vittoria, ma una onesta carriera con qualche dignitoso risultato, in particolare nel 2022, con il sesto posto nel Giro dell’Alta Austria e il diciottesimo nel Giro di Slovenia, il cui vincitore fu un certo Tadej Pogacar.
Peccato che proprio la stagione più promettente per Jack Burke sia terminata con una caduta che gli causò la rottura del bacino. Ci fu comunque il tempo per recuperare e andare a vincere la Ötztal Cycling Marathon, una corsa di 227 km e 5.500 metri di dislivello, a dimostrazione di una ottima attitudine alle salite. L’inizio del 2023 porta però un incidente ancora più grave: urtato da un’auto mentre si allena, Jack Burke cade e riporta gravi lesioni cerebrali e fratture alla schiena, più vista ridotta al 30% da un occhio e il volto da ricostruire. Si dedica allora alla stesura di una guida sull’allenamento, un libro di 600 pagine accompagnato da sei podcast con nomi anche di spicco, come Sepp Kuss. Proprio il podcast porta all’incontro con il suo nuovo allenatore Steve Neal, con cui è nata la sfida alle mitiche salite alpine del Giro d’Italia.