Chi ha ucciso Liliana Resinovich? Se l’è domandato ieri sera Quarto Grado, aggiornando ancora una volta il caso della povera donna rinvenuta senza vita a gennaio del 2022 in un boschetto di Trieste. Al centro dello studio vi era Sebastiano Visentin, il marito della donna, che come al solito ha cercato di difendersi dalle numerose accuse, a cominciare dalle parole di Silvia, la cugina di Liliana Resinovich, una delle grandi “accusatrici” proprio del marito della vittima, ma anche una dei membri della “banda degli onesti”, il nome che Visentin ha dato ai famigliari di Lily che lo attaccano.
Secondo Silvia c’è qualcosa che non quadra sugli orari di Visentin il giorno 14 dicembre 2021, quando Liliana Resinovich è scomparsa: “Sebastiano mi dice parlando del 14 dicembre che è tornato a casa alle 10:30, ha preso la bici ed è andato a farsi un giro poi è rientrato all’una e trenta per pranzo, ma questo delle 10:30 lo dice anche all’albergatrice, ed è scritto negli atti, ma noi tutti ci ricordiamo male… l’orario delle 10:30 sta scritto in questura quando io sono andata a fare la mia dichiarazione spontanea, io quando ho ascoltato lui le prime volte in tv sentivo che non diceva quello che era realmente successo in casa mia”. E ancora: “Lui diceva cose che non erano le stesse che mi aveva detto nell’immediatezza di Liliana Resinovich e io il 29 dicembre sono andata in questura e mi sono scritta tutte le parole e tutti gli orari per non sbagliare, io ho ancora a casa il mio libricino con gli appunti. Mi ricordo più che bene, mi ricordo che sono andata da mia figlia per chiederle un consiglio e io per Liliana, Sergio Resinovich e per me stessa mi sono detta che dovevo andare”.
LILIANA RESINOVICH, LE ACCUSE A SEBASTIANO DI JASMINA
Jasmina Zivkovic, la famosa albergatrice, aggiunge: “Lui mi racconta che il giorno 14 dicembre esce di casa e torna a casa alle 10:30 del mattino, ma non si era preoccupato a non vedere Lily perchè sapeva che usciva a fare le compere. Lui si è poi fermato a casa poco per poi uscire a fare alcune commissioni. Non mi ha detto perchè era tornato a casa quell’ora, mi ha detto solo che era uscito di casa molto presto, non saprei perchè è tornato a casa ma son sicura invece del ritorno a casa. Lui mi dice che torna e poi riesce di nuovo e poi torna nuovamente all’orario di pranzo”.
Nuzzi sottolinea invece come non vi siano consumi sul laboratorio di Sebastiano quella mattina: “Mi sembra di essere a processo… a parte che quel periodo la avevo una mole di lavoro doppio rispetto ad ora. L’altro giorno è venuta Valentina di Quarto Grado e le ho fatto vedere quanto ci vuole per affilare i coltelli e poi c’è il problema di pulirli ed asciugarli, quindi quelle due ore ci stanno tutte, se volete mettiamo assieme le ore e siamo lì. Possono dire quello che vogliono, a me interessa quello che dice la procura”.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO RISPONDE A SILVIA E ALL’ALBERGATRICE
Sebastiano ha quindi risposto proprio alle parole della cugina Silvia e all’albergatrice: “Quello che dice questa signora sono cose che dice lei, io non credo di aver parlato con lei di queste cose, noi andavamo in questo albergo, ci trovavamo bene poi sono stato un paio di volte lì anche dopo il fatto di Liliana Resinovich e non ho avuto alcun problema con questo signore”, poi Sebastiano si è arrabbiato ad un certo punto: “Se io devo andare avanti così prendo e vado via”.
Carmelo Abbate, che ha sempre difeso Sebastiano, aggiunge: “Se anche fosse tornato a casa alle ore 10:30 Liliana Resinovich non c’è… Sebastiano alle 9:15 entra in laboratorio, attiva la macchina dei coltelli, mette il telefono lì ed esce a piedi. Liliana non la vede nessuno, poi lui la uccide, se la carica, va a nascondere il corpo da qualche parte, poi lui torna a piedi nel laboratorio, poi prende la bicicletta e si fa un giro sul Carso e torna a casa”.
LILIANA RESINOVICH, SEBASTIANO: “DI QUANTO ACCADUTO NON HO UN RICORDO CHIARO”
Il marito di Liliana Resinovich ha aggiunto: “Io voglio parlare con tutte le persone che stanno guardando, bisogna provare cosa vuol dire perdere la moglie, non trovarla a casa, io ho dei momenti che non mi ricordo davvero le cose, se dovessi dire quello che è successo quel mese io non metto la mano sul fuoco, se loro hanno questi dubbi che vadano in procura, cosa vengono a starnazzare qui? Di quei giorni lì, fino al 14 dicembre, mi ricordo tutto, ma se devo mettere insieme tutte le cose adesso non sarei capace, non so perchè mi accusano, ci sono solo loro, sono cinque persone e nessuna esterna, io non devo giustificare a loro ma alla procura, cosa vengo a fare qua?”.
“Mi sembra di essere sotto interrogatorio, io mi alzo e me ne vado, perchè non parliamo di loro, tutto a posto e tutto tranquillo e tutto beato”. Sebastiano aggiunge: “Quando sarà finito tutto verrà fuori tutto, ci sono dei motivi fra di noi, sono pesanti? Non lo so, può essere. Sulla banda degli onesti quando sarà il momento parlerò, io non ho niente da nascondere”, dice un po’ criptico sui rapporti con i famigliari di Liliana Resinovich. “Io vengo accusato di essere l’assassino di mia moglie, quando sarà il momento io dirò certe cose”, ribadisce e chiosa riferendosi anche a Sterpin.